I campioni d’Italia di bocce premiati in Comune

Poco prima dell'inizio del consiglio comunale il sindaco Andrea Pellicini ha salutato il presidente Paolo Basile e tutta la squadra

Avarie

Anche il consiglio comunale di Luino ha omaggiato ieri sera la società di bocce Alto Verbano di Paolo Basile e di papà Diego, che poco meno di due settimane fa ha conquistato lo Scudetto di Serie A, riportandolo in Lombardia dopo oltre 25 anni. Per la prima volta nella storia una società luinese ha trionfato sul tetto d’Italia.

Poco prima dell’inizio del consiglio comunale, ieri, è stato il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, a salutare il presidente Paolo Basile e tutta la squadra: «Per noi ricevervi in questa sede rappresenta un momento importante perché avete ottenuto un grande successo a nome di tutta la città, ne siamo onorati. Parlando di sport sono stati dei giorni bellissimi per noi, anche con le vittorie di Federico Morlacchi. Con il vostro impegno, il vostro sacrificio, la vostra abnegazione avete raggiunto un traguardo straordinario e tutta la città è giusto che lo riconosca».

Il premio, una targa commemorativa, è stato consegnato dal presidente del consiglio comunale, Davide Cataldo, a Paolo Basile che ha commentato ringraziando il sindaco e gli amministratori per il riconoscimento: «Per noi, per me e la mia famiglia, è un onore. Io sono nato e cresciuto qui a Luino, in questa meravigliosa città. Spesso sono via per lavoro, ma quando ritorno è sempre un piacere. Le bocce non sono tanto conosciute, anche qui a Luino, ma girando per l’Italia ci si rende conto quanto sia un sport seguito e di grande tradizione. Nel lontano 2001 abbiamo voluto costituire questa piccola società di nome Alto Verbano perché l’intento, nel luinese, era quello di accorpare le tante squadre della nostra zona. Piano piano siamo andati avanti con le nostre forze, io e mio padre. Il primo giocatore è stato Massimiliano Chiappella, luinese doc, campione mondiale ed europeo, e anche insieme a lui abbiamo dato vita a questo progetto. Cinque anni fa, dopo le gare provinciali, regionali e nazionali, abbiamo deciso di iscriverci nei campionati di Serie. Il primo anno tra il 2011 ed il 2012, in C, siamo riusciti a vincere subito il campionato. Dopo abbiamo fatto due anni di Serie B, con la promozione in Serie A nel 2014. L’anno scorso siamo arrivati quarti e in questa stagione, in modo sorprendente perchè c’erano altre formazioni che lottavano per il titolo, abbiamo vinto il campionato. Siamo riusciti a portare lo Scudetto a Luino per la prima volta e in Lombardia e a Varese dopo oltre venticinque anni. Siamo la società più blasonata della Lombardia, giriamo l’Italia in lungo ed in largo: Cagliari, Ancona, Salerno, L’Aquila, Roma, Treviso. Un campionato molto impegnativo che ci ha portato ad essere riconosciuti in tutta Italia e dall’anno prossimo anche in Europa».

“Una promessa a mio padre”, aveva commentato a fine gara il presidente Paolo Basile. Papà Diego, luinese doc, dirigente e primo tifoso della società, è stato un giocatore di alto livello e ha sempre avuto le bocce nel sangue. Sognava un successo così, un trionfo del territorio. Proprio per questa ragione Paolo si è buttato anima e corpo nel progetto Alto Verbano e alla fine è stato di parola. E’ la vittoria della forza, della tenacia e dell’abnegazione che Paolo e papà Diego hanno messo in questo progetto, pensato, nato e seguito in maniera esemplare solo ed esclusivamente per portare Luino, Varese e la sua provincia ai fasti di un tempo, ormai lontano più di 25 anni fa.

La squadra dell’Alto Verbano presente ieri sera a Luino era composta da Roberto Antonini (capitano), Massimiliano Chiappella, Giorgio Bramati, Christian Andreani, Andrea Rotundo e Roberto Turuani, accompagnati anche da papà Diego Basile, vero cardine della società luinese. Unici assenti per motivi di distanza, uno a Treviso l’altro a Modena, Paolo Signorini e Giuseppe D’Alterio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2016
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