Il fronte “anti-Ttip” chiama i candidati a esprimersi

Si è costituito anche a Gallarate un comitato contro il Trattato di commercio Usa-Ue. Prime risposte vengono dal leghista Andrea Cassani e da Gallarate a Sinistra

Comitato stop Tttip

«Vogliamo che i cittadini siano informati sul Ttip e sulle sue conseguenze». Il Comitato Stop TTIP, costituitosi anche a Gallarate, spinge sull’acceleratore della campagna informativa sul Trattato Usa-Ue sul Commercio e gli Investimenti. E lo fa (anche) con un appello ai candidati sindaci e alle liste che si presentano alle elezioni comunali.

«Il Comitato si è costituito da poco più di un mese» spiega Carlo Parascandolo, una delle persone impegnate nell’opera di divulgazione e contrasto del trattato. «Scopo principale è informare i cittadini su cosa è il Ttip che è in corso di trattazione e quali sono le ricadute sui cittadini, in termini di condizioni di vita, ma anche di democrazia e partecipazione sociale». Il trattato transatlantico tra Usa e Ue è attualmente al centro di trattative che sono quasi completamente segrete, avendo l’Unione Europea delegato alla Commissione tutta la fase preparatoria in vista della firma del trattato, in via riservata. Le preoccupazioni di chi è contrario riguardano la possibilità che, attraverso il trattato e il superamento della sovranità nazionale su alcune materie, si arrivi – in particolare – ad un indebolimento delle tutele per i diritti dei lavoratori, alla diminuzione delle tutele ambientali, ad una normativa meno stringente in particolare nel settore alimentare. «Come Casa delle donne – spiega Ivana Graglia – riteniamo che le donne siamo le più penalizzate, a partire da quelle meno abbienti, a partire dall’alimentazione e dall’ambiente di lavoro, dove diminuiranno i diritti che già oggi vedono le donne discriminate.

Fiorenzo Campagnolo, del sindacato di base AdL, spiega: «Cominciamo ora a muoverci per fare luce sul trattato. La partecipazione dei cittadini era fino a pochi mesi fa scarsa, ma dopo il 7 maggio i mass media iniziano a interessarsi di più». Il 7 maggio è il giorno della manifestazione che ha portato a Roma 30mila persone, tappa italiana di una serie di mobilitazioni che hanno toccato anche gli Stati Uniti, Berlino (250mila in manifestazione, in Germania il tema è molto discusso), in Spagna. «A Barcellona – Parascandolo – su iniziativa del sindaco si è svolto un incontro europeo degli amministratori locali, con una dichiarazione finale siglata da più di 40 città europee, che chiede informazione e chiarezza».
Negli Stati Uniti il tema del Ttip è discusso all’interno della campagna elettorale delle primerie: da un lato l’amministrazione Obama (che sostiene con forza il Trattato), dall’altra due fronti di opposizione, Trump da destra e Sanders da sinistra. Uno schema che per certi versi emerge anche in diverse parti d’Europa, Italia compresa, dove il fronte anti-Ttip unisce la sinistra radicale e la destra antimondialista, più o meno radicale.
Lo schema potrebbe ripetersi – nel piccolo – anche a Gallarate: le lettere ai candidati sindaci sono partite in questi giorni, ma a rispondere ci sono già due schieramenti. Alla conferenza stampa di presentazione si sono presentati da un lato Andrea Cassani (leghista, candidato del centrodestra), dall’altro alcuni rappresentanti della lista di Gallarate A Sinistra, la lista della sinistra radicale (quella che sta lontana dal Pd e dal centrosinistra attuale, a Gallarate sta lontana da Guenzani).

«È importante informare tutti, perché mancava una discussione in questo senso» ha detto Andrea Cassani. «In Regione Lombardia sono stati fatti convegni e Ordine del Giorno» (Cassani polemizza in particolare sulla posizione contraria del Pd, ma anche su assenze del M5S). «Martina [ministro dell’agricoltura, ndr] del TTIP non parla, probabilmente non ne sa nulla. Il Partito della Nazione contrasta la comunicazione su un trattato che finirà a danneggiare il settore agroalimentare che oggi ha regole più stringenti è che saranno indeboliti.
Sposo in pieno la battaglia, non per ragioni elettorali ma  perché condivido le ragioni».
Marco Labanca, di Gallarate a Sinistra, spiega invece che la lista risponde all’appello come formazione unitaria, ma porta con sè anche l’adesione di Rifondazione e Comunisti Italiani, vale a dire della componente partitica della lista della sinistra. Pone l’accento sul ruolo degli enti locali, anche rispetto a un dibattito che ha contorni mondiali: «Barcellona dimostra che amministrazioni locali possono diventare cuneo nel meccanismo che di decisioni che sembrano inevitabili». E rilancia la mobilitazione a partire dalla conoscenza del trattato, a partire da un «movimento d’opinione» sul tema.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 31 Maggio 2016
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