La commissione ambiente sull’Olona, tra aspettative e polemiche

Giovedì mattina i commissari della commissione regionale ambiente faranno un'ispezione sull'Olona dopo i recenti casi di inquinamento. Legambiente: "I problemi sono già noti"

olona schiuma

Saranno prima a Legnano e poi a Fagnano Olona, all’approdo dei Calimali. I deputati regionali della commissione ambiente di Regione Lombardia faranno un sopralluogo lungo l’Olona giovedì 19 maggio dopo i numerosissimi casi di inquinamento e schiuma segnalati dagli inizi di aprile. I commissari incontreranno sindaci e associazioni alle 11 e poi insieme -meteo permettendo- percorreranno un pezzo della pista ciclopedonale.

Una visita che già alla vigilia ha sollevato qualche polemica. E’ Legambiente la prima a sottolineare che «è necessario che la Regione avvii un programma di monitoraggio e di controlli più severo nei confronti delle aziende e che si scriva la parola fine alle autorizzazioni allo scarico in deroga, per evitare sversamenti da scarichi industriali potenzialmente pericolosi» dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. Il cigno verde ricorda infatti le condizioni del fiume insostenibili: attualmente oltre il 50% dei depuratori operanti nel bacino Olona-Bozzente-Lura (ben 8 depuratori sui 15 presi in esame) presenta anomalie o malfunzionamenti rilevati da Arpa, circostanza che non permette di certo il miglioramento dello stato delle acque.

«Da anni evidenziamo che le problematiche urgenti riguardano gli scolmatori di piena posti lungo le condotte, che non riescono a gestire le crescenti portate che afferiscono al sistema fognario e riversano quindi acque reflue non trattate -continua Meggetto- Eppure esistono proprio in questo territorio validi esempi, come quello di Gorla Maggiore, di trattamenti naturali delle acque di sfioro. Andrebbero realizzate vasche di accumulo dell’acqua di prima pioggia e interventi di collettamento laddove sussistano casi di aree non ancora allacciate ad un depuratore, perché incidono notevolmente su carichi organici e batteriologici recapitati al fiume».

Le associazioni chiedono un impegno da parte di Regione Lombardia a trovare le risorse per far sì che Arpa possa avere una capacità di monitoraggio puntuale e di intervento sul territorio, in particolare delle aziende critiche, più tempestiva ed efficace di quella attuale. «Segnaliamo le criticità da tempo, ma le istituzioni si muovono solo quando si accendono i riflettori dei media – sottolinea Alberto Ambrosetti Presidente del Circolo Legambiente Valle Olona – Abbiamo ricevuto troppe promesse da Regione e Provincia, ma le condizioni del fiume non migliorano, anzi, stanno peggiorando. La dimostrazione è purtroppo ancora sotto gli occhi di tutti, come testimonia la documentazione fotografica presentata nelle scorse settimane alla procura di Busto Arsizio, insieme all’esposto riguardante la grande quantità di schiume galleggianti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2016
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