La viabilità del futuro secondo Emanuele Antonelli

Le novità del piano urbano del traffico commentate dai candidati sindaco. Ecco le risposte di Emanuele Antonelli

emanuele antonelli

E’ uno dei temi più delicati per un sindaco, quello della viabilità. Busto Arsizio in particolare nei prossimi mesi potrebbe affrontare una vigorosa riorganizzazione con le novità previste dal Piano Urbano del Traffico (potete leggerle tutte cliccando qui). Proprio per questo VareseNews ha posto alcune domande a tutti i candidati. Ecco le risposte di Emanuele Antonelli, candidato del centrodestra.

Qual è il suo giudizio complessivo sul piano urbano del traffico?
Il PUT attualmente in fase di lavoro non è un nuovo piano ma per esplicita volontà dell’amministrazione uscente un mero aggiornamento che si limita a prendere atto degli interventi già realizzati e di quelli sollecitati dai consiglieri comunali di ogni parte politica negli ultimi mesi. Come tale è destinato ad essere lasciato in eredità alla prossima amministrazione che liberamente deciderà quali decisioni assumere caso per caso. Allo stato, prima di un esame puntuale di tutte le osservazioni che perverranno dai cittadini singoli ed organizzati, è impossibile esprimere una valutazione seria. Una cosa è certa, i cittadini interessati saranno ascoltati.

Parliamo della rotonda e dei controviali chiusi lungo il viale della Gloria, cosa ne pensa?
Attualmente la rotonda sul Viale della Gloria è un’opzione possibile in seguito alla realizzazione della media superficie di vendita nell’area ex Borri. Chiaramente per snellire il traffico che inevitabilmente aumenterà.

Nel piano urbano del traffico non sono previsti cambiamenti per il trasporto pubblico locale. Lei cosa cambierebbe?
Purtroppo il trasporto pubblico locale non dipende più dai singoli comuni, ma dalla nuova agenzia interprovinciale istituita con legge regionale. La nuova amministrazione dovrà farsi carico e dovrà insistere molto, di trasferire all’agenzia tutte quelle esigenze che la città di Busto richiede e cioè meno kilometri necessari, autoveicoli di minori dimensioni e di minore impatto ecologico e magari pensare a collegare la città di Busto con le città limitrofe.

Per ciclisti e pedoni non è previsto molto nel piano, cosa intende fare?
Qualcosa è stato fatto, molto dovrà essere fatto per invogliare l’uso delle biciclette che automaticamente riducono traffico ed inquinamento. Andranno completati, con un lavoro di ricucitura, vari tratti per collegarli tra di loro e proseguire sul risultato che per esempio si è ottenuto su Viale Gabardi che ha connesso la viabilità di Busto con quella di Castellanza.

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Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Maggio 2016
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