Lanciotto Gigli, l’uomo in più della giunta Cova
La Varese “bianca” lo ha ricordato tramite la toponomastica con un “largo”. Il grande assessore lasciata la politica fu uno dei consiglieri finanziari delle migliori famiglie varesine
Il sindaco Cova nella sua Giunta ebbe l’opportunità di contare su un esperto di finanze di grandissima preparazione e di pari sensibilità sociale: era Lanciotto Gigli che aveva legami familiari con una delle più potenti e rispettate famiglie de l tempo quella dei Curti.Con la loro azienda, che operava nel settore alimentare,quello risiero, i Curti avevano raggiunto meritata fama nazionale onorando così anche il nome di Varese. Essi si sarebbero affermati anche nell’ippica, dando vita a una scuderia presto entrata nella élite italiana. Varese che con il suo ippodromo si era costruita una tradizione e una cultura ippiche non da poco, fu vicinissima ai Curti che si rivelarono pure ottimi allevatori di galoppatori.
Lanciotto Gigli, cuore antico di socialista, mente aperta e attenta a tutte le esigenze della città fu lungimirante, ma non sembrò inizialmente tale a molti quando si profilò l’occasione di acquisire Villa Mirabello e il suo magnifico parco. Si possono capire le resistenze di chi preferiva costruire case per gli operai che ne avevano certamente bisogno, ma Gigli riuscì a convincere sindaco e giunta dell’utilità pubblica di un grande polmone verde che, unito ai giardini estensi, sarebbe stato a disposizione di tutti. Il maxiparco si sarebbe aggiunto a quelli privati per rafforzare una eccellente caratteristica cittadina, ma con in più il vantaggio di essere patrimonio pubblico. L’acquisizione divenne realtà, oggi più di tanti anni fa possiamo valutare la portata di quella iniziativa che rende storica la prima, al momento anche ultima, giunta “rossa” di Varese.
Ancora oggi in Italia ci sono città di grande storia guidate da giunte rosse che hanno avuto particolare rispetto per le loro tradizioni edilizie e ambientali. A Varese i seguaci del cemento in più situazioni hanno invece imperversato: ricordo una proposta pronta per il consiglio comunale a inizio Anni 90: via libera per edificazioni interne ai parchi privati in cambio di una accurata manutenzione del verde dei parchi stessi. Saltò tutto per un cronista curioso, ma ci provarono e se andava…
Lanciotto Gigli la Varese “bianca” lo ha ricordato tramite la toponomastica con un “largo”; il grande assessore lasciata la politica fu uno dei consiglieri finanziari delle migliori famiglie varesine e di molti cittadini che avevano ammirato la sua esemplare sensibilità sociale.
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