L’infermiere di famiglia, una risposta sul territorio

Dal 2012 a Biandronno e dal 2014 a Varese, l'ambulatorio dell'infermiere specializzato è un servizio di emergenza ma anche di cura della cronicità o assistenza occasionale

infermiere di famiglia gavirate filippini

Hanno tre ambulatori a Varese, a Biandronno e ora anche a Luino. Sono a disposizione dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dal lunedì al venerdì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 19.00.

Offrono assistenza di base, medicazioni, esami di controllo, consigli e spiegazioni. Non sono medici ma svolgono quelle che la Riforma della Sanità pone al centro della sua filosofia: si prendono cura del paziente.

Dal gennaio del 2012, un gruppo di infermieri professionali ha deciso di percorrere la strada dell’assistenza sanitaria di prossimità: « Siamo stati precursori di un concetto che oggi è largamente condiviso – racconta Maria Rosa Genio responsabile del servizio – L’infermiere di famiglia è quella figura che arriva in casa della gente e ne ascolta la richiesta. Entra in un rapporto confidenziale e ne diventa un punto di riferimento».

Nei tre ambulatori, le persone entrano per avere una consulenza o capire come muoversi tra ospedali e ambulatori: « Noi ci prendiamo cura e prendiamo in carico. Facciamo una prima indagine che poi raccomandiamo di approfondire con esami specifici o visite da specialisti  – spiega ancora la referente del servizio – Attiviamo la fisioterapia, prendiamo appuntamento con il cardiologo, ci rechiamo nell’abitazione a eseguire la terapia e a fare i controlli di routine. Ma facciamo anche consulenze rapide: una distorsione, un mal di pancia, uno stato di malessere, diamo le prime risposte e li aiutiamo a risolvere nel miglior modo ( pronto soccorso, piuttosto che medico di medicina generale o ambulatorio)».

A loro si rivolgono pazienti di tutte le età: « Dai neonati fino agli anziani, ci prendiamo cura. Ci è capitato di intervenire tempestivamente in un caso di infarto che si è presentato nella nostra sede di Bitumo a Varese, ma prendiamo in carico anziani soli scompensati perché non riescono più a badare a loro stessi. Con il loro medico di base ne individuiamo il percorso terapeutico e ci accertiamo che venga rispettato. Inoltre inviamo al domicilio gli OSS che si occupano dell’alimentazione  e della cura della persona, nel caso non ci siano alternative. Nei mesi scorsi, abbiamo promosso tre campagne di sensibilizzazione e prevenzione offrendo pacchetti di controlli ed esami nel campo del tumore al seno, delle allergie e delle malattie cardiovascolari».

Per ora il servizio è  privato e si pagano le uscite : effettuano anche prelievi ematici a domicilio a pagamento ( 20 euro) ma esistono anche pacchetti e la “nurse’s card” che dà diritto, per 31 euro, a una serie di esami e controlli specifici individuati con la presa in carico del paziente che ha determinate condizioni.

Il numero di telefono a cui rivolgersi è  0332 1966748 per urgenze 329 6579426. Risponde sempre un infermiere che dà indicazioni precise.  

Maria Rosa Genio è ora al lavoro al tavolo tecnico regionale per individuare le linee guida del loro ingresso nel sistema sanitario. Un percorso ancora lungo ma che sfocerà nel coinvolgimento pieno dell’intermiere di territori, così a Varese così nel resto d’Italia.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Maggio 2016
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