L’ultima eredità di Farisoglio: “La Regione ha approvato il nostro pulmino”

Il sistema cittadino di trasporto urbano è entrato a far parte del nuovo sistema regionale che dal 2017 lo finanzierà, sollevando le casse del Comune da una spesa di 300 mila euro annui

141Tour Castellanza: le persone

Fabrizio Farisoglio è ai saluti, dopo dieci anni da sindaco. Si chiude un ciclo iniziato nel 2006 e che ora spera possa continuare con Marinella Colombo, candidata a succedergli nella coalizione che vede Città Libera e Lega Nord insieme.

L’ultima comunicazione ai media riguarda uno dei suoi cavalli di battaglia, il trasporto pubblico locale che da qualche anno permette ai castellanzesi di muoversi senza l’utilizzo dell’auto per raggiungere la nuova stazione, le cliniche, l’università e altre zone della città: «Grazie all’impegno economico e alla volontà politica Castellanza ha numeri sufficienti per entrare, dal 2017, nel sistema di trasporto pubblico locale lombardo e il comune non dovrà spendere più 300 mila euro all’anno». Dal 2017 prenderanno il via, infatti, gli ambiti territoriali del trasporto pubblico locale che saranno finanziati direttamente dalla Regione.

Una buona notizia per le casse del Comune, sottolinea Farisoglio, grazie ai numeri sciorinati in un paio di grafici che parlano di 185 mila passeggeri trasportati nel 2015 dal pulmino di Castellanza con un rapporto di 1,75 percorrenze a passeggero: «Sono numeri che ci mettono al livello di una città come Saronno, certamente più grande e più popolosa di Castellanza e che conta 265 mila passeggeri nel 2015».

Farisoglio non ha poi perso occasione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe prima di congedarsi come sindaco (è infatti candidato come consigliere comunale, ndr): «Come sindaco uscente dico che in questa campagna elettorale non ho visto novità da parte delle liste concorrenti. Sono state ripresentate proposte che la mia amministrazione ha già realizzato. A partire da quelle sulle associazioni che sono sempre state aiutate sia economicamente che per l’utilizzo di immobili. Basti pensare alla Capannina (affidata a La nostra voce), ex-Cesil all’università Albasio, Corte del Ciliegio a La Banda, immobili dalla mafia ad Auser e caritas».

Sulle opere pubbliche snocciola dati: «Abbiamo rifatto le piazze delle chiese San Bernardo e Paolo VI, riqualificato a led il 60% di pali della luce in accordo con Enel , 30 km strade asfaltate, pannelli fotovoltaici su scuole e palestre che coprono quasi 100% consumi comunali di energia e sulle piste ciclabili userò una frase di Renzi: piuttosto che niente? Meglio piuttosto visto che non si può demolire una città per farle tutte secondo la normativa».

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Maggio 2016
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