Mercati di Busto, regole severe e marketing per rilanciarli

Lanciata dall'assessore Azzimonti e dal consigliere Rogora una campagna per rilanciare i quattro mercati (quello centrale e quelli rionali) e alzare il livello qualitativo con la lotta all'abusivismo

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Da qualche mese, anche in seguito al nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale, è in corso un’attività di rilancio dei mercati cittadini, nel più ampio contesto delle iniziative di sostegno alle attività commerciali del territorio che l’Amministrazione comunale svolge in sinergia con il Distretto Urbano del Commercio e Ascom.

REGOLE PIU’ SEVERE – Un rinnovamento all’insegna di una maggiore qualità delle proposte e dei servizi offerti, più ordine nella gestione degli spazi e dei banchi, sostegno alla tradizione, lotta all’abusivismo e a chi non rispetta le regole, sinergia e collaborazione come ha sottolineato l’assessore al commercio Ivo Azzimonti in occasione della presentazione: «E’ un lavoro che abbiamo fatto in piena collaborazione con il consigliere Max Rogora, che conosce bene le problematiche, insieme ad Ilario Pelucchi, che viene da una famiglia che fa mercato da 90 anni – ha detto Azzimonti – stiamo distribuendo un vademecum per gli ambulanti che chiariscono cosa si può e cosa non si può fare e abbiamo fatto iniziare una serie di controlli a tappeto che stanno portando i primi frutti in termini di sanzioni per chi non rispetta i regolamenti». Soddisfatti anche Rogora e Pelucchi per un’iniziativa che va, finalmente, nel senso di uno stop al decadimento della qualità e al far west.

LA POLEMICA ELETTORALE – In particolare Rogora ha voluto anche rispondere ad Antonio Corrado di Busto Grande che aveva criticato il mercatino degli ambulanti dell’Insubria e di Forte dei Marmi paragonandolo ad un suk: «Il signor Corrado apre la bocca senza sapere di cosa sta parlando, sono tutti molto arrabbiati per le sue parole perchè qui c’è gente che fa questo mestiere da decenni e si alza la mattina prestissimo per lavorare col sole o con la pioggia e per proporre merce di qualità. Che si sciacqui la bocca quando parla degli ambulanti del’Insubria».

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Il vademecum è stato predisposto e distribuito dallo Sportello unico per le attività produttive a tutti gli operatori in cui sono indicate le principali regole per un funzionamento del mercato sempre più efficace e all’altezza delle esigenze dei commercianti e soprattutto dei clienti.

IL MARKETING – È di questi giorni, inoltre, una nuova campagna di marketing (manifesti, affissioni e striscioni), che mira a valorizzare i mercati e le loro caratteristiche peculiari e a invitare a scoprire o a riscoprire i mercati, luogo di shopping che accoglie tutta la famiglia. La campagna mette in evidenza che l’ambiente del mercato è amichevole e appunto familiare: a differenza dei grandi centri commerciali, dove regna la spersonalizzazione, al mercato si crea un rapporto di fiducia tra clienti e commercianti, c’è la possibilità di un confronto, di uno scambio di opinione, di un consiglio, anche solo di un sorriso e di un saluto cordiale. Ed è appunto bello andarci in famiglia, anche perchè si trova tutto a prezzi convenienti, a pochi passi da casa, all’aria aperta.

I QUATTRO MERCATI – Si ricorda che i mercati di Busto sono quattro: oltre al mercato principale che dal 1967 si trova in piazzale Bersaglieri al giovedì e al sabato, ci sono ben tre mercati rionali: quello di Beata Giuliana, in via Carlo Azimonti, attivo dal 1978 il martedì mattina, quello di Sant’Anna, istituito nel 2003, che si trova in viale Giotto il lunedì mattina e infine, il più recente, il mercato di Borsano avviato nel 2011: si trova il venerdì mattina nell’area di via Madonna del Monte.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Maggio 2016
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