“Quando la Lega si renderà conto che Saronno è una città di 40mila abitanti”

Il bilancio della lista Coscienza Democratica Saronno a quasi un anno dal voto che ha portato all'elezione dell'attuale sindaco Alessandro Fagioli

Saronno centro: i luoghi (inserita in galleria)

Il bilancio della lista Coscienza Democratica Saronno a quasi un anno dal voto che ha portato all’elezione dell’attuale sindaco Alessandro Fagioli:

E’ tempo di esaminare la nostra coscienza e dare la sveglia ad una Saronno semi addormentata, strategicamente contingentata nell’immaginario mondo leghista a causa delle evidenti perplessità e titubanze manifestate in ogni dove da coloro che “per grazia ricevuta” sono stati legittimati a governare Saronno per questi prossimi cinque anni. I cittadini elettori hanno il dovere di verificare direttamente quali siano stati i cambiamenti positivi per la città attuati da questa Giunta leghista in questo primo anno di gestione amministrativa. Sicuramente Il giudizio della maggioranza dei cittadini è nella coscienza di ognuno e la sua esternazione non può essere imbavagliata e condizionata dai mille espedienti “del muro contro muro” per svicolare e giustificare ritardi propri e carenze risolutive dei problemi con il pretestuoso convincimento di aver fatto qualcosa. E’ corretto quindi esaminare le affermazioni su eventi cittadini resi pubblici con dovizia e precisazioni non contestabili ed è doveroso per la lista civica di centro “Coscienza Democratica” per Saronno invitare i cittadini saronnesi a prenderne atto con responsabilità e chiedersi:

La strategia conflittuale della Lega saronnese è sempre quella di considerarsi in campagna elettorale? Aumentano forse i consensi? Per chi? Siete sicuri che il populismo paga? (I saronnesi sono stanchi di questo clima ideologico esasperato). E’ cosciente la Lega saronnese di non essere all’opposizione di questa città (da sempre) ma (oggi) al suo governo? Il modus operandi attuato dall’insediamento in Comune è sempre quello di parlare alla pancia della gente, generalizzando o bisogna puntare al bene della città? Quando la Giunta leghista dimostrerà dopo un anno dall’insediamento di saper attuare decisioni idonee ed efficaci finalizzate alla soluzione dei problemi presentati e pubblicizzati come prioritari nella propria campagna elettorale?

Quando la Lega si renderà conto che Saronno è una città di 40.000 abitanti che ha il diritto di rinascere nel suo splendore economico e crescere con un’Amministrazione adeguata e non considerata come un paesino della Comunità montana con il suo Podestà? Quando la Giunta leghista si deciderà a fare tesoro delle risorse culturali, morali, professionali, imprenditoriali dei cittadini saronnesi che vivono a Saronno, prescindendo da qualsiasi ideologia e non ricorrendo, per dovere di partito ed obblighi di coalizione, ad attribuire incarichi pubblici e nomine ad “estranei” alla città di Saronno?

Quando avverrà l’esame della propria Coscienza Democratica di coloro (SAC) che si trovano volontariamente coinvolti in questa confusionaria e carente gestione amministrativa? Come giudicano il proprio comportamento politico di aver tradito la volontà degli elettori che gli hanno riposto la fiducia, andando a legarsi per mera opportunità ad un manipolo di estremisti? Avranno questi rappresentanti politici il coraggio di far valere le idee proprie espresse e sbandierate in campagna elettorale e cioè quelle di agire da soli in quanto i partiti politici erano stati definiti obsoleti e non adatti a gestire la città di Saronno? La Lega non è un partito definito obsoleto? Come giustificano oggi questo anomalo matrimonio voluto a tutti i costi, pagando un pesante pedaggio alla Lega e non rendersi conto di aver creato disagi ideologici ai benpensanti saronnesi? Saranno capaci di prendere le decisioni conseguenti per evitare alla Comunità l’erosione metodica dei valori democratici, civili e dell’umana accoglienza che nella storia hanno sempre contraddistinto la città di Saronno?

Chi segue con maggiore interesse le sorti della città è sicuro di esercitare la propria libertà democratica? L’informazione pubblica cittadina non è stata imbavagliata ad arte? Perché sul Saronno sette è stato censurato lo spazio dedicato al pensiero delle forze politiche locali? Forse la Lega è infastidita dal confronto dialettico o non è in grado di affrontare un contraddittorio pubblico? Quando avverrà la presa di coscienza di questi Amministratori pubblici per comprendere che la carica ricoperta per elezione impone il rispetto e l’osservanza di obblighi costituzionali a tutela di tutti i cittadini di Saronno? Sono coscienti di essere rappresentanti delle Istituzioni della Repubblica Italiana e retribuiti dallo Stato Italiano con le tasse pagate da tutti i Saronnesi?

Un esame di Coscienza anche Democratica non guasta a darsi delle risposte concrete ed efficaci per capire e pensare di riaccendere l’operosità di una città che rischia di essere solo un luogo di riposo, sedato nel mutismo completo. Chi urla non ha ragione e le sue tesi non devono essere accettate a prescindere, perché da sempre ogni pensiero è libero e deve essere rispettato democraticamente, in quanto tutti siamo nati liberi e l’obiettivo comune condiviso è quello di difendere e vivere in pieno la nostra libertà nella città che abbiamo eretto a propria dimora.

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