Rolando Howell rischia la paralisi, il basket si mobilita

L'ex pivot di Varese si è fratturato una vertebra. Le cure mediche sono molto costose, lanciata una raccolta fondi per aiutarlo

Whirlpool-Lottomatica 2006-2007 Howell

Alto, un po’ matto, senza grande tecnica ma molto atletico, bravo nella scelta di tempo e nel “cambiare” in difesa. Fosse ancora oggi in Italia, con quel tipo di gioco, sarebbe probabilmente uno dei pivot più apprezzati del campionato. Invece Rolando Howell in questi giorni si trova su un letto di una clinica di Charlotte, in North Carolina, e sta affrontando una di quelle prove difficili per chiunque, forse ancora di più per un atleta professionista che siamo abituati a vedere correre e saltare in campo.

Howell, che oggi ha 34 anni, in seguito a una caduta (forse avvenuta a causa di un attacco epilettico) si è fratturato una vertebra, la C5, e rischia di rimanere paralizzato. Così la famiglia ha lanciato un grido d’aiuto e una raccolta fondi via web; le cure sono possibili ma la riabilitazione si preannuncia lunga e costosa: attraverso la piattaforma gofundme però è possibile dare il proprio contributo a favore di Rolando.

E dall’Italia la mobilitazione è stata immediata ed è partita dagli estremi opposti del Belpaese, Varese e Capo d’Orlando: sono infatti queste le due città in cui Howell ha giocato e che per prime hanno fatto iniziare la gara di solidarietà anche attraverso le società cestistiche. Tra i primi donatori – la lista è pubblica – ci sono diversi tifosi biancorossi e orlandini ma anche un grande nome del nostro basket come Sandro De Pol.

Com’on Ro, You got to win also this game!!!!! I’m with you!!!! (Sandro De Pol)

Howell venne ingaggiato dall’allora Whirlpool Varese nell’estate del 2005, dopo un’ottima stagione a Capo d’Orlando con cui ottenne la promozione in A1 e il premio di miglior pivot di A2. In biancorosso Rolando disputò due annate con qualche alto e basso ma, come abbiamo detto all’inizio, seppe farsi apprezzare sul campo per le sue doti atletiche e difensive. Fuori dal parquet divenne famoso in tutto il mondo per una rissa scoppiata al celebre “Hollywood” di Milano, in cui fu protagonista con l’ex bomber dell’Inter, Adriano.

CLICCA QUI per il collegamento alla raccolta fondi pro Howell

Nel secondo anno in biancorosso, Howell e compagni raggiunsero i playoff sotto la guida di coach Ruben Magnano (era la squadra di Holland, Carter, Keys, Hafnar…) e vennero eliminati da Milano dopo una serie bollente (quella dello sfondamento fischiato a Holland contro Gallinari al Forum). Poi il pivot tornò per un’altra stagione a Capo d’Orlando, dove giocò accanto a Gianmarco Pozzecco.

Da lì “Rolandone” passò prima in Polonia e poi in Spagna, Argentina, Portogallo mentre le ultime notizie cestistiche lo hanno segnalato addirittura in Libia. Una carriera purtroppo mai sbocciata del tutto dopo premesse ottime. Ora la brutta notizia della possibile paralisi, ma anche quella bella della mobilitazione in suo favore. Speriamo che quest’ultima abbia la meglio.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Maggio 2016
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