199 anni: fa festa la Polizia Penitenziaria

Mercoledì 8 giugno, una sobria cerimonia ricorderà l'anniversario di un corpo che sta innovando la sua funzione

141Tour Miogni: i luoghi

Mercoledì 8 giugno, alle ore 10, presso la Casa circondariale di Varese verrà celebrato il 199esimo anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Il Corpo di Polizia penitenziaria è in continua evoluzione e svolge un importante e delicato compito al servizio dei Cittadini e delle Istituzioni.

In particolare è impegnata in un processo di evoluzione culturale, finalizzato alla cosiddetta “detenzione aperta”, cioè al passaggio da un’attività di mera “custodia” delle persona detenuta, a una vigilanza dinamica. Questo processo di cambiamento, tuttora in corso di perfezionamento, determinerà una sempre maggiore specificità del Corpo di Polizia Penitenziaria, arricchito di nuove professionalità e competenze.

L’imminente avvio dell’operatività del laboratorio nazionale della banca dati DNA, gestito dai ruoli tecnici del corpo, consentirà al reparto di Varese di procedere  ai prelievi dei campioni o biologici dai soggetti detenuti, per alimentare la banca dati del Ministero dell’Interno, così contribuendo al mantenimento della sicurezza nazionale e internazionale.

Nel corso di un anno, sono arrivati ai Miogni 244 detenuti mentre sono state scarcerate 76 persone a cui se ne aggiungono altre 32 a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Altri 15 detenuti sono stati scarcerati e affidati in prova ai servizi sociali. A due persone è stata riconosciuta la semilibertà e a una il permesso di lavorare all’esterno.

Gli agenti di polizia penitenziaria hanno inoltre compiuto 10 accertamenti delle violazioni al codice della strada (guida senza patente, sosta vietata, omessa revisione periodica o mancanza temporanea di documenti).

L’importo complessivo delle sanzioni amministrative emesse è stato di 5.757 euro.

Nel corso di diverse attività di indagine, sono anche stati ritrovati documenti falsi mentre il sequestro di una quantità di sostanza stupefacente è stata effettuata a una donna che era arrivata alla casa circondariale per un colloquio con un detenuto.

Oltre alle attività legate alla casa circondariale, gli agenti hanno curato progetti in collaborazione con alcuni istituti scolastici superiori, tra cui quello di “Educazione alla Legalità” teso all’interazione e al confronto tra detenuti e studenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Giugno 2016
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