Buonanno lascia il Maga. “In questi anni è diventato un museo internazionale”

Indicato dal sindaco Guenzani nel 2012, ha scelto di farsi da parte all'indomani delle elezioni. Dall'incendio a Missoni, il bilancio di quattro anni

Volti a Varese aprile

Giacomo Buonanno lascia la guida della Fondazione Zanella e del Maga, di cui è presidente dal 2012. Una scelta che è legata alle elezioni e al “cambio della guardia” che ha portato a Palazzo Borghi Andrea Cassani. «È il momento più giusto per cambiare: quando cambia amministrazione, è giusto che cambi il presidente, che è di nomina del sindaco» spiega Buonanno, che era stato appunto nominato dal sindaco Guenzani nel 2012, dopo la (breve e poco presente) presidenza di Flavio Caroli.

«Come da statuto e da norme del Codice Civile, resto in carica finché non viene nominato un successore alla guida del museo, che deve prendere atto delle dimissioni. Ho già parlato con il sindaco, ci incontreremo prima del prossimo consiglio di gestione, che è fissato giovedì prossimo, a cui partecipa come sempre anche il sindaco. Mi auguro poi tempi rapidi nella nomina del nuovo presidente». Va ricordato che dal punto di vista della stretta operatività, questa viene anche garantita dalla presenza del direttore, Emma Zanella, che ha sempre guidato il museo durante le diverse presidenze.

Buonanno si dimette nel momento in cui il Maga – investimento importante per la città di Gallarate – è in un momento particolarmente favorevole, in particolare sull’onda del risultato del 2015 e della mostra Missoni Arte e Colore, “esportata” a Londra poco più di un mese fa e destinata ad ulteriori tappe internazionali. Che bilancio fa Buonanno di questi anni alla guida del museo? «Il bilancio l’abbiamo presentato già nell’ultima commissione cultura: l’ultimo anno è stato in qualche modo il risultato di un lavoro svolto in precedenza, a partire dall’incendio».

Dalle fiamme alla mostra di Missoni… «Più che Missoni in sé, sono gli anni della dimensione internazionale, dell’uscire dalla città, per andare anche a Malpensa e a Legnano dove abbiamo creato un rapporto con Palazzo Leone da Perego. Un’attività di livello internazionale dal punto di vista qualitativo, che viene confermata anche da nuove prospettive: ad esempio la collaborazione con San Marino per l’attivazione del Museo di Arte Contemporanea è una conferma del ruolo di riferimento che il Maga ha non solo in città, sul territorio ma anche in tutta Italia. Un merito – sottolinea- va ascritto alla qualità del personale che ha sempre lavorato con competenza».

Rimangono sfide da affrontare, a partire dalla sostenibilità economica: scelte di bilancio, ma anche concrete scelte operative, per esempio nel rimettere mano all’edificio del museo, che ha rivelato alcuni problemi nella gestione (efficienza energetica, divisione degli impianti, compartimentazione della climatizzazione. «I nuovi impianti consentiranno qualche decina di migliaia di euro di risparmio all’anno, inatnto anche l’impianto fotovoltaico assicura già oggi risparmi importanti». In ogni caso Buonanno se ne va con una convinzione: «C’è un museo che è un fiore all’occhiello, mi sembra sia interessante per tutti portare avanti questa struttura».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 24 Giugno 2016
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