“Christo? Una via crucis più che una passeggiata sulle acque”

Un lettore di Varesenews ci racconta la sua cattiva esperienza con The Floating Piers: passerella chiusa e trasporti inesistenti. L'ufficio stampa risponde: "Dovevamo garantire l'incolumità dei visitatori"

The Floating Piers

Un lettore ci ha inviato una lettera per raccontare della sua cattiva esperienza con l’organizzazione dell’evento organizzato sul Lago d’Iseo.

Pubblichiamo il suo racconto e subito dopo la risposta dell’ufficio stampa di “Christo e Jeanne-Claude: The Floating Piers, progetto per il lago d’Iseo”, che ci ha prontamente contatti. 

In due giorni, dall’apertura ad oggi, sono transitate oltre 100 mila persone: un numero di turisti non semplice da gestire per un paese di appena duemila anime.
Prima regola, quindi, seguire i consigli dell’organizzazione, informarsi prima di partire e consultare il sito con una consapevolezza: qualche intoppo potrebbe sempre esserci. (www.iseolake.info)

——-

Buongiorno Varesenews, vorrei rendere attenti tutti coloro che abbiano intenzione di andare a visitare il famoso ponte galleggiante sull’acqua situato sul lago d’Iseo.

Noi, pensando di fare la cosa corretta ci siamo messi in viaggio alle ore 02.30 di Domenica 19 giugno. Le informazioni sottolineavano l’apertura del ponte 24 / 24 h e quindi armati di tanta buona volontà abbiamo deciso di metterci in viaggio (partenza da Gallarate ). Ci siamo recati inizialmente a Clusane (via Luigi di Bernardo 24), in quanto sul sito di informazioni veniva specificata a presenza di una navetta 24 / 24 h . Abbiamo parcheggiato e abbiamo atteso per circa 30 min. Della navetta nemmeno l’ombra.
Casualmente alle ore 3.30 sono passati alcuni ragazzi del posto, che molto gentilmente ci hanno riferito  (per sentito dire) che la navetta sarebbe apparsa solo alle ore 8.00 della mattina. Abbiamo più volte cercato di contattare invano anche la ditta responsabile di trasporti che attaccava dopo due secondi che rispondeva.

Abbiamo scelto quindi di andare direttamente a Pilzone, consapevoli del costo del biglietto del parcheggio a 20.00 euro.
Abbiamo preso la navetta e siamo stati richiamati dal controllore che ci invitava “giustamente” a fare i biglietto a/r per Sulzano a 11.00 euro a persona. La cosa assurda è che a conoscenti veniva esplicitamente detto di non fare il biglietto perché nessuno avrebbe chiesto niente a loro.

Arrivati poi a Sulzano abbiamo toccato con mano l’ennesima disorganizzazione da parte dell’ente che pubblicizzava l’evento, dato che il percorso ERA CHIUSO!!

Nessuno sapeva dare informazioni o orari attendibili e sul motivo della chiusura e girando su internet non si riusciva a trovare un minimo di spiegazioni sulle reali motivazioni.
Abbiamo comunque scelto di metterci in coda in quanto i primi della fila (anche perché visto l’orario poche altre persone avevano fatto la nostra stessa scelta).
Alle ore 4.30 una notizia serpeggia nell’aria : “il ponte apre! alle 5.00”. Questa notizia viene data da un carabiniere del posto su suggerimento di un altro suo collega.

L’entusiasmo comincia a salire e la curiosità aumenta, ma con il passare del tempo viene a galla che la frase non è nient’altro che l’invenzione di uno dei due signori in divisa. Da lì un continuo susseguirsi di orari fasulli, di attese, di richieste e di non risposte.

Non si capisce il motivo della chiusura notturna e non si capisce il motivo della non apertura mattiniera. Dicono il prefetto, lui ha in mano le redini della chiusura / apertura , e arriverà solo alle ore 7.00 . Decidiamo comunque di attendere, ormai erano le 6 e 10 e sarebbe stato un peccato andare via e iniziare a vedere la gente percorrere il tratto da sponda a sponda.
Scelta rivelatasi poi completamente sbagliata. Alle ore 7.00 del prefetto ancora neanche l’ombra.

Attendiamo invano e il tempo comincia a imbruttirsi e si alza un piccolo venticello che non fa presagire nulla di buono (le condizioni meteo avevano dato pioggia intorno le 9 del mattino) e mette sul chi va là gli organizzatori dell’evento.

Noi comunque scegliamo di non mollare e restiamo in coda, che intanto prende sempre più volume e lunghezza e ci da speranza su una sua apertura, che magicamente avviene alle ore 9.00 (non vi racconto neanche come la gente ha scelto di entrare / evitare la coda , probabilmente uno non ci crederebbe ).

Alle ore 9.15 siamo sul ponte e camminiamo da sponda a sponda (questa parte scelgo personalmente di non spiegarla perché il senso per ognuno di noi è differente , anche se a me personalmente ha fatto una brutta impressione ).

Al termine del giro sul lago decidiamo, stravolti, di tornare all’auto prendendo una della navette messe a disposizione e pagate (non da tutti ).

Arriviamo alla fermata e ci si presenta davanti una situazione drammatica: gente ammassata come bestie che non poteva né uscire né entrare dalla fila di ingresso del ponte, ragazze sdraiate con i propri fidanzati e il personale di pronto soccorso ad assisterle visto il caldo pesante delle ore 11.00.
Riusciamo a prendere una navetta, completamente vuota di gente e scopriamo dall’autista che sarà l’ultima per le 3 / 4 ore successive, e che la stessa non porterà più nessuno al ponte e più nessuno porterà via.

Riusciamo finalmente a raggiungere l’automobile e partiamo per il ritorno, ma l’odissea non finisce qui. Strade completamente bloccate, vigili ovunque e due tamponamenti per via del caos creato dal “ponte galleggiante”.

Morale della favola? Per me Christo dovrebbe continuare a trasformare l’acqua in vino ed evitare di fare camminare sulle acque le persone.

Saluti

Simo

—–

Ed ecco la risposta dell’ufficio stampa di The Floating Piers

“Ci spiace molto per gli inconvenienti capitati al lettore di Varesenews. Spieghiamo che cosa è accaduto non prima di aver fatto una precisazione doverosa e molto importante: la passerella di Christo non è un parco giochi, è prima di tutto un’opera d’arte. La prima cosa che noi dobbiamo garantire è la sicurezza delle persone che transitano sulla passerella. 

Abbiamo detto più volte che in caso di maltempo o nel caso il numero delle persone presenti sia troppo alto, la passerella viene chiusa. Può restare chiusa per un quarto d’ora, oppure per molte ore. 
Purtroppo non possiamo programmarlo. Ed è quello che è accaduto tra sabato e domenica: il tempo è peggiorato, s’annunciavano forti piogge ed a questo si è aggiunto un’affluenza di persone molto alta.

La passerella, che in effetti è aperta 24 ore su 24, regge contemporaneamente da 8500 a 10 mila persone al massimo, comprese le 160 della sicurezza, e se ci sono molte persone in attesa blocchiamo le navette e gli accessi.
Davvero non c’è altra soluzione, perché potremmo mettere a rischio l’incolumità dei turisti.

Chiediamo ancora scusa al signore che ha trovato così tanti disagi. Noi speriamo che nei prossimi giorni il bel tempo e il flusso più ‘spalmato’ dei visitatori ci aiutino a gestire con più serenità la situazione”

di
Pubblicato il 20 Giugno 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da mabru86

    Perchè sempre sparare su quello che di buono viene fatto?
    Io ho avuto la stessa idea della partenza intelligente alle 2.30, alle 4 a Iseo (purtroppo strada chiusa per il parcheggio più vicino di Sulzano), parcheggio gratuito su posto “bianco” in normale strada comunale. Convinti di dover camminare per 5 km veniamo raggiunti dalla navetta e increduli ci saliamo. 4.20 a Sulzano purtroppo ci confermano che la passerella non aprirà prima delle 7-8, personale gentilissimo e disponibile, certo dare informazioni negative non è mai facile. L’attesa è lunga ma nessuno ci ha obbligato a rimanere, poco dopo le 8 si inizia a defluire verso la passerella….l’emozione provata è soggettiva e personalmente l’ho trovata una cosa incredibile. Rimasti su isola/passerelle fino alle 14, 6 ore spettacolari poi ritorno all’auto volutamente a piedi per evitare il sovraffollamento degli autobus e la bella sorpresa di una piccola mostra fotografica delle opere di Christo.
    In sintesi:
    – Esperienza più unica che rara
    – Personale gentilissimo
    – Servizi igienici più che sufficienti
    Se consideriamo aspetto negativo la grande prudenza del comitato organizzatore pensate che stanno mandando migliaia di persone su una passerella galleggiante in mezzo al lago senza protezioni!
    …addirittura il caldo delle 11…..siamo a giugno e il sole domenica sul lago d’iseo si è visto ben poco!
    Certo, i centri commerciali sono più comodi e più freschi….

  2. Avatar
    Scritto da lenny54

    La passerella non chiude tra 2 giorni! basta aspettare e non accalcarsi tutti al primo giorno! Ma per farlo bisogna ragionare con la testa.

  3. Avatar
    Scritto da Felice

    Nessuna opera d’arte giustifica che devo farmi il viaggio di notte ed aspettare alle prime luci dell’alba per vederla. E quindi questa lamentala può anche essere giustificata ma nessuno vi ha obbligato a farvi questa via Crucis.
    Più che altro un piccolo dubbio sulla apertura in piena notte della attrazione turistica era lecito….al buio non si vedrebbe molto bene la passerella oltre che comportare problemi molto grossi in termini di sicurezza.
    La passerella non è Gardaland. Si rischia di cadere in acqua, sopratutto in piena notte.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.