Da Cremona a Venezia a remi: i ragazzi del para-rowing respirano libertà
Una grande manifestazione di affetto per questi atleti della canottieri Gavirate che stanno per compiere l’impresa. «Fiacche sulle mani e sveglia presto, ma l’emozione è impagabile»
La vittoria ha i segni delle fiacche sulle mani e del sudore per il caldo che comincia a mordere, qui nella bassa, ma Simone Bardelli e Matteo Brunengo, vogatori di lago della canottieri di Gavirate, settore para-rowing, non li ferma più nessuno perché sanno di stare per compiere l’impresa: discendere il Po da Cremona a Venazia, a remi, e arrivare in piazza San Marco.
«Ma credetemi, quando hai nelle braccia la corrente del Po, sei nel mezzo della natura e al centro del fiume, allora riesci davvero a respirare la libertà», dice Simone, atleta di Monvalle, uno dei “duri” che se la ricorderà a lungo, questa settimana: sveglia alle 6, colazione e via, subito in barca. «Sono felice, è bellissimo».
Questa storia che sta commuovendo la dura gente di fiume e che farà attraversare nell’arco di qualche giorno tre regioni e quasi quattrocento chilometri da Cremona a Venezia nasce alcuni anni fa da un grande dispiacere.
Era nata a Cremona una compagnia di ragazzi, che già dal nome faceva intendere come amicizia e spensieratezza facessero da collante alla loro vita: “La Compagnia delle Griglie”.
Organizzavano feste, manifestazioni e diedero vita pesino ad una regata con barca “veneta a 8”, che si rema stando in piedi: loro la utilizzarono per discendere il grande fiume così, alla moda dei gondolieri, fino a Venezia. Uno spasso.
Ma poco dopo uno di questi giovani, Alessandro Mecchia si ammalò, e in breve tempo morì.
Da allora gli amici, per ricordarlo organizzano ancora feste, ma devolvono il ricavato in beneficenza: hanno praticamente ricreato la spiaggia di sabbia sulla riva del Po dove mangiare e prendere il sole, proprio come avveniva una volta (ricordate la canzone, “Una gita sul po”?) ; altre feste, altre raccolte fondi. Risultato: campo da rugby a Cremona, fondi devoluti per iniziative sociali, un asilo in Kenya.
Ma c’era forse un pallino che girava nella testa di questi ragazzi: far provare il senso di amicizia e libertà che essi stessi provarono quando arrivarono a Venezia in barca.
Allora ecco un’altra cena, ma di quelle grandi, con oltre 500 persone, avvenuta a Cremona sabato scorso: il ricavato servirà per coprire i costi della manifestazione di questi giorni e che coinvolge ragazzi con problemi legati alla disabilità; remano, e remano e grazie anche alla tanta acqua che quest’anno le piogge abbondanti hanno portato nel Fiume, venerdì arriveranno in laguna e sabato sotto San Marco.
Il sito della Federazione nazionale di Canottaggio ha lanciato per l’occasione un hashtag: #realizziamounsogno2016 .
«Sono degli atleti splendidi, persone squisite con cui è meraviglioso stare e fare sport – ha spiegato questa mattina poco prima della partenza Pierangelo Ariberti, allenatore responsabile della Canottieri Flora, squadra di Cremona e collaboratore della nazionale para-rowing – . L’idea nata dai ragazzi della Compagnia delle Griglie quest’anno è stata veramente eccezionale: abbiamo chiesto il patrocinio al comune di Cremona che ha contattato tutti i paesi rivieraschi sul Po. Sono state avvisate le canottieri lungo il fiume che ci danno appoggio logistico e in ogni paese c’è il sindaco e gli amministratori che vengono a portarci gagliardetti e la solidarietà della loro comunità. Oggi siamo ospiti della canottieri Revere, e la tappa non sarà lunga, una cinquantina di chilometri fino ad arrivare a Occhiobello».
Ma tecnicamente come funziona un’iniziativa del genere? «Ci muoviamo con una house boat, dove i ragazzi si riposano e passano la notte. Poi sveglia all’alba e si parte a remare – spiega Ariberti – . Lavoriamo a centro fiume e per i cambi utilizziamo un piccolo motoscafo. Con noi sono presenti anche atleti della società Armida e della Flora. E poi ci sono anche Daniele Signore (Flora) e Luca Agoletto, della canottieri Aniene: sono medaglia d’oro para-rowing a Pechino 2008. Ci stiamo muovendo ad una buona media, attorno ai 18, 19 chilometri orari. La manifestazione è ovviamente seguita dalla Federazione italiana canottaggio settore para rowing».
«Siamo felici di portare avanti questa impresa – conclude Ariberti – perché in ogni posto da cui passiamo riusciamo a percepire il grande enorme affetto che la gente dei paesi intorno al fiume ci trasmette».
È forse la stessa vicinanza che Simone e Matteo sentono a bordo di quel “4 con” che sfreccia in mezzo al fiume e che presto arriverà al mare. L’ultimo tratto infatti sarà in acqua salata per arrivare nel cuore di Venezia, ospiti, per l’ultima notte, della Canottieri Giudecca.
“Arrivare in barca a Venezia dopo aver percorso tutta la laguna è una delle 10 cose per cui vale la pena vivere, un’emozione inaspettata, irripetibile come intensità, il regalo più bello che il Fiume mi potesse offrire.”
Alessandro Mecchia
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
axelzzz85 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
elenera su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Roberto Colombo su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.