Ivan, Eugenio e Luca, vigilia di speranze tricolori

Le aspettative dei varesini che domenica saranno ai Campionati Italiani. Santaromita ci prova, Alafaci per la squadra, Chirico ci crede

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E se Darfo Boario diventasse la nuova terra promessa per qualcuno dei nostri portacolori nel ciclismo professionistico? L’ipotesi, seppur difficile da pronosticare, non è così campata per aria: domenica 26 nella località termale bergamasca si corre l’edizione 2016 del Campionato Italiano su strada (la prova a cronometro è andata a Manuel Quinziato), orfano del due volte campione uscente Nibali.

L’assenza dello Squalo, c’è da giurarci, alzerà ulteriormente la “fame” dei big del pedale azzurro, anche in vista degli impegni clou della seconda parte di stagione e cioé Tour, Olimpiadi e Mondiale. Ma le gare di un giorno, per definizione, possono riservare sorprese a ogni angolo, a ogni curva, e proprio in questo campo i nostri corridori possono provare a inserirsi.

SANTINO CERCA IL RITMO – Nel nostro drappello c’è anche un corridore che il Tricolore lo ha vinto appena tre anni fa, Ivan Santaromita (nella foto in alto bardato di tricolore). La sua presenza domenica è certa e “necessaria”, nel senso che il corridore valceresino ha assoluto bisogno di correre: negli ultimi due mesi infatti il portacolori della Skydive Dubai non ha avuto impegni agonistici e questo lo mette in difficoltà in vista dell’Italiano. «Purtroppo il calendario ha subito variazioni e io sono stato costretto ad allenarmi e basta. La gamba e le sensazioni sono buone ma dovrò vedere come reagirò in gruppo, se troverò subito il ritmo di gara. Il percorso è abbastanza semplice e non mi aiuta, ma so per esperienza che in una corsa di un giorno può succedere di tutto. Proverò a farmi trovare pronto».

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Eugenio Alafaci, 26 anni ad agosto

ALAFACI PER NIZZOLO – L’unico corridore nostrano al Giro d’Italia, il carnaghese Eugenio Alafaci, tornerà in corsa domenica al Tricolore con lo stesso compito tenuto sulle strade rosa: «A Darfo lavoreremo tutti per Giacomo (Nizzolo ndr), il nostro capitano per questo tipo di percorsi. È uscito bene dal Giro, sta da Dio come ha dimostrato la vittoria in Svizzera e noi siamo pronti a dare il massimo perché si giochi le sue possibilità». Nizzolo per Alafaci non è solo un compagno di squadra ma anche un amico vero: «Il mio sarà un all-in per lui anche perché finalmente mi aspetta una settimana di vera vacanza: cercherò di spremere tutte le energie. Dopo il riposo preparerò la seconda parte di stagione fatta di tante corse in linea e di qualche gara a tappe minore in cui se starò bene potrò giocarmi anche qualche carta personale. Ma ora lavorerò per dare alla squadra questa maglia tricolore».

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Luca Chirico, 24 anni il prossimo 16 luglio

CHIRICO ALLA RISCOSSA – Chi punta forte su se stesso per l’appuntamento tricolore è Luca Chirico. Il giovane di Porto Ceresio ha superato la forte delusione per la mancata convocazione al Giro e si è allenato con il traguardo di Darfo Boario come chiodo fisso. «Sto bene e conto di andare davvero forte domenica. Sono rientrato alle corse in Slovenia e su un percorso simile a quello tricolore sono arrivato nei primi dieci: diciamo che ho fatto le prove». Il Campionato Italiano è gara particolare e Chirico conta anche su questo: «A differenza delle corse normali, qui c’è il rischio che nessuna squadra possa comandare il gruppo, salvo solo Lampre e Androni. Noi della Csf Bardiani per esempio saremo abbastanza liberi. E credo che se nascerà un’azione da lontano con un gruppo un po’ corposo, da dietro potrebbero lasciare fare. Altrimenti dovrò stare in campana negli ultimi due giri ma, come detto, sento le gambe in forma e la testa pronta per fare bene».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Giugno 2016
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