Le misteriose onde elettromagnetiche di Jerago

Per settimane Comune e Arpa hanno indagato sull'origine dei disturbi ad apparecchi elettrici e di comunicazione. Poi il fenomeno è scomparso

onde elettromagnetiche Jerago con Orago

Onde eletromagnetiche “anomale” in una zona residenziale di Jerago: il problema ha creato più di una preoccupazione a Jerago, per giorni, salvo risolversi poi da sè. Riceviamo e pubblichiamo la ricostruzione dell’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Lodi Pasini

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La ricerca delle onde elettromagnetiche a Jerago 4 di 9

 

PER ORA NON SERVE “CAPITAN VENTOSA”

La frase del titolo è la sintesi di un lungo e paziente lavoro iniziato mesi fa in una signorile e tranquilla zona compresa tra le vie Monte Nero , Vittoria e Papa Paolo VI del comune di Jerago con Orago.
Il tutto ha origine dalle segnalazioni fatte in comune da parte di un gruppo di cittadini e che lamentano il malfunzionamento dei cancelli elettrici, degli antifurti, delle serrande elettriche dei box, degli ascensori, dell’apertura e chiusura delle portiere delle auto, della ricezione dei programmi televisivi e più in generale delle apparecchiature attivate dai telecomandi.
La Polizia Locale, disponibile a rispondere ad ogni necessità dei cittadini, immediatamente si attiva e, come già fatto in passato per risolvere casi analoghi, informa con lettera  gli abitanti della zona di ciò che succede e li invita a verificare le caratteristiche degli apparecchi elettronici in loro possesso, ponendo particolare attenzione a  quelli di più recente acquisizione che siano a norme CE ed in particolare che siano conformi per la compatibilità elettromagnetica, più semplicemente che durante il funzionamento non emettano segnali elettrici tali da interferire con altri apparati elettronici. Purtroppo, al contrario di altre volte, l’effetto dell’appello e delle conseguenti verifiche non dà i risultati sperati; infatti gli inconvenienti ed i disagi proseguono in modo del tutto casuale con l’impossibilità quindi di poter controllare ed accertare l’origine del fenomeno.
Di giorno, di notte, al mattino, la sera e per  tutti i giorni della settimana; inizia cosi da parte dei cittadini la rincorsa alle ipotesi dei disturbi, dall’antenna per telefonia, alla gru di cantiere che prima non c’era, dall’antenna del radioamatore a quella delle TV private, dalle telecamere delle abitazioni private fino ad ipotizzare la causa nell’antenna posta sull’edificio comunale utilizzata per la videosorveglianza e distante  dalla zona diverse centinaia di metri.
Ciascuno, in buona fede cerca di dare il proprio contributo per risolvere la situazione e la fantasia, come spesso accade, si amplifica e spazia fino ai limiti dell’irreale, senza purtroppo ad approdare a nulla.
Giorno dopo giorno il disagio cresce fino al punto che in alcuni casi è stato impossibile  per qualche cittadino aprire le portiere dell’auto, non solo ma addirittura avviare il motore.
La tensione e le proteste aumentano, si chiede l’assistenza  di ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) che prontamente interviene e che per alcuni giorni effettua approfondite misure senza riuscire a rilevare nulla di significativo poiché durante i rilievi non vi era in zona  la presenza di alcun disturbo.
L’Amministrazione  coinvolge il Ministero dello Sviluppo Economico, preposto a gestire situazioni  ed emergenze della tipologia descritta che, rapidamente risponde alle richieste formulando le modalità di intervento  e la relativa proposta economica.
Oltre 1000 euro al giorno per un periodo non inferiore ad un paio di settimane.  Il Ministero precisa che tutti i costi sarebbero stati addebitati  all’autore  dei disagi, una volta scoperto,  ed inoltre sarebbero state a lui elevate le sanzioni previste dalle leggi vigenti, non da ultimo sarebbe stata sporta denuncia  alle Autorità competenti,
Cifre quelle ipotizzate certamente elevate sulle quali l’amministrazione Ginelli ha riflettuto a fondo ed al fine di evitare di arrecare pesante danno economico ad un eventuale ignaro cittadino non consapevole di possedere apparecchiature non conformi, decidendo di intraprendere in modo autonomo un’attività di rilievi, di dotarsi della strumentazione adeguata, dando quindi inizio ad una campagna di indagine approfondita portata avanti dal personale di Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico, coordinati dall’ass.re Lodi Pasini il quale si avvale anche della preziosa  e fondamentale collaborazione dei cittadini.
Viene, con  il loro supporto  definito il perimetro entro il quale si manifestano i disturbi e a loro viene richiesto di trascrivere su di un modulo, preparato appositamente, il giorno, l’ora e le note di tutto quanto si manifesta durante  i disturbi.
Le rilevazioni proseguono per molte settimane  a tutte le ore del giorno, dal primo mattino fino a notte inoltrata.
Viene intercettato qualche disturbo di debole intensità e quindi non sufficiente per creare disagio, altri di intensità più elevata ma di durata troppo breve e quindi inutile al fine di localizzare la direzione di provenienza.
La curiosità e la voglia di risolvere il dilemma accentua la preziosa collaborazione dei cittadini sempre sul piede di guerra e pronti a segnalare ogni possibile anomalia. Tutta la zona è  blindata e presidiata, nel senso che qualunque anomalia verrebbe intercettata e registrata.
Improvvisamente però tutto sparisce; passano parecchi giorni ma nulla più succede, nessun disturbo viene più rilevato . Si indaga presso i cittadini per scoprire se qualcosa è stato modificato, spento, spostato, ma nulla emerge.
Sorge il dubbio sulla reale origine dei disturbi; Era opera di un buontempone della zona che si divertiva nel vedere i cittadini arrabbiati  e godeva del disagio arrecato alle persone soprattutto a quelle con difficoltà motorie?
Oppure un’attrezzatura elettronica non più utilizzata da qualche cittadino che a sua insaputa era la causa dei disagi? Oppure qualche extraterrestre che aveva preso di mira gli abitanti di v. Vittoria?
Escludendo l’ultima fantasiosa ipotesi ed anche la seconda proprio per le accurate e ripetute verifiche ed anche per gli appelli più volte  fatti ai cittadini perché controllassero i loro apparati, rimane  attendibile solo la prima e qualora risultasse quella vera, per il “disturbatore folle” non sarà più vita facile perché le indagini e le verifiche nel frattempo continuano e se decidesse  di riprendere la sua becera attività, sarebbe immediatamente intercettato, identificato e non solo gli sarebbero addebitati tutti i costi finora sostenuti dalla pubblica amministrazione, ma sanzionato e denunciato all’Autorità competente.
Molto soddisfatto il vice sindaco Lodi Pasini per il risultato ottenuto e al quale i cittadini avevano suggerito addirittura l’intervento di “Capitan Ventosa” il simpatico personaggio di “Striscia la Notizia”, che nulla avrebbe potuto fare per la natura sporadica dei disturbi.
E’ decisamente invece stata molto utile, fondamentale ed efficace la collaborazione dei cittadini con le loro precise e puntuali segnalazioni ed indicazioni, con le informazioni ed annotazioni non da ultimo con la loro fiducia e pazienza che sono state premiate con il ritorno alla normalità in una delle zone più belle e tranquille di Jerago con Orago.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2016
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