Mascheroni attacca: “Inceneritore nell’ex cartiera?”. Mazzucchelli: “Falso”

A poche ore dal voto del 5 giugno scoppia la polemica sulla riqualificazione dell'area Vita-Mayer. Botta e risposta tra i due candidati sindaco

Carteira Mayer Cairate

L’ex Cartiera Vita Mayer è al centro della campagna elettorale di Cairate. Anche oggi, ultimo giorno in cui si possono pubblicare notizie, i due schieramenti non rinunciano a “colpirsi”. Il sindaco uscente Paolo Mazzucchelli, sostenuto dalla lista Lega Nord – Cristiani Popolari, ha puntato molto della sua comunicazione sulla riqualificazione dell’area dismessa da decenni, annunciando l’inizio di un recupero che durerà diversi anni.

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L’altro candidato, Fabio Mascheroni, sostenuto dalla lista Civica Cairate, ha diramato oggi una comunicazione in seguito a una richiesta di approfondimenti che ha presentato al Ministero. Con oggetto proprio il recupero dell’ex Cartiera: «Non riuscendo ad avere i documenti richiesti e le informazioni necessarie dal sindaco, abbiamo chiesto al ministero riguardo alle procedure attivate dal comune di Cairate e gli eventuali finanziamenti e fondi (compreso il famoso INVIMIT) – spiega Mascheroni -. L’1 giugno ci è stato risposto che: Cairate ha promosso assieme al comune di Cassano Magnago, la costituzione di un fondo; il finanziamento richiesto per questo Unico fondo ammonta a 29,7 milioni (29.700.000) di euro; Questo finanziamento, è stato richiesto per la realizzazione delle scuole e per la realizzazione di un impianto di riciclaggio rifiuti e produzione energia».

Mascheroni giunge quindi alle conclusioni e pone diverse domande: «Cioè Cairate sta chiedendo soldi per realizzare il nuovo plesso scolastico e sta vincolando questo finanziamento a un’opera precisa: un impianto rifiuti per produrre energia. Tutto questo all’insaputa dei cittadini! Di cosa si tratta? Brucerà rifiuti per produrre energia? Perché non è stato detto di questa richiesta? Perché non è stato chiesto ai cittadini se volevano un impianto rifiuti? Sentiamo parlare di investimenti da tanto, e ci tengono nascosta una cosa del genere. Perché vincolare anche le scuole a quel fondo, invece di partecipare al fondo Lombardia, senza bisogno di tirare in mezzo quest’opera? Perché neanche il consiglio comunale è stato informato? Chi ne era a conoscenza e non ha detto nulla? I cittadini hanno il diritto di sapere. E di sapere perché non sono stati né consultati né informati. Si spieghino tutte queste cose e si chieda cosa ne pensino i nostri concittadini, altrimenti il confronto con loro non è reale. Con che coraggio si guardano in faccia i cittadini e si chiede la loro fiducia, tenendoli all’oscuro di una faccenda simile? Noi grandi opere con i rifiuti non le vogliamo. Nella mail si specifica altresì che, dai documenti trasmessi, non sono previsti interventi di valorizzazione dell’ex cartiera e dell’area laghetto».

A poche ore dal voto del 5 giugno che sceglierà il nuovo sindaco è direttamente Mazzucchelli a rispondere: «Dispiace constatare che la campagna elettore della Lista Civica sia stata improntata alla disinformazione e all’allarmismo come è stato il caso dei volantino che parlava dei pozzi idrici inquinati in Cartiera. Ciò ha procurato preoccupazione nei cittadini e questo ci rammarica moltissimo: la politica ridotta a diffamazione. A noi non interessa la polemica sterile e inconcludente. Abbiamo in corso la costituzione con il Comune di Cassano Magnago, al quale si aggregheranno altri Comuni della Provincia di Varese, la valorizzazione del patrimonio pubblico per realizzare scuole e edilizia sociale. Un progetto nuovo e con strumenti finanziari nuovi promosso da investitori pubblici, che può ridare occupazione e lavoro ai più giovani».

Prosegue il sindaco uscente: «Per questo stiamo ragionando come mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico la valle e trasformare l’energia termica che oggi produce l’industria in energia ad uso dei cittadini con una rete di teleriscaldamento come abbiamo spiegato nel video che abbiamo prodotto e che tutti da settimane possono vedere sul web. Dov’è il segreto? Perchè parlare d’inceneritore quando per legge non si possono più costruire (si veda la vicenda ACAM a Busto)? Perchè affermare che nulla è previsto in cartiera quando la bonifica è iniziata? Il Ministero non può rispondere su questo perchè, come sempre dichiarato, c’è l’accordo di programma in corso con Regione Lombardia. Perchè dire niente centro disabili nella zona laghetto ben sapendo che questo progetto è in corso con AIAS Busto e Associazione Italiana Spina Bifida? Ripeto che siamo orientati a fare cose utili, condivise e con la massima partecipazione dei cittadini, impiegando risorse tecniche e finanziarie nuove come succede negli altri paesi d’Europa».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 03 Giugno 2016
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