Partecipiamo risponde a Caputo: “Decisione presa senza alcun confronto”

I componenti della lista Partecipiamo replicano alle parole di Mino Caputo, consigliere neoeletto con la lista a sostegno del nuovo sindaco Mirella Cerini e già dimissionario dal gruppo.

Le sue motivazioni le aveva spiegate in una lettera inviata alla lista e che abbiamo pubblicato qui. La ragione principale di questa decisione è molto chiara: la presenza dell’ex-sindaco Livio Frigoli nelle decisioni politiche del gruppo.

Di seguito la risposta della lista Partecipiamo:

Per cercare di fare chiarezza e esprimere il nostro assoluto dissenso rispetto alla scelta di Mino Caputo di dare le dimissioni da “Partecipiamo” è necessario ripartire dagli esordi del gruppo.

I promotori della lista Partecipiamo ( tra cui anche Mino Caputo) tra le prime azioni, hanno provveduto a definire uno statuto, condiviso e sottoscritto da tutti componenti che si sono impegnati a rispettarlo in ogni sua parte.
Nello Statuto, al sottotitolo “I gruppi di Lavoro”, tra le altre cose abbiamo scritto che saranno ben accetti i contributi di persone di comprovata esperienza tecnico-amministrativa a sostegno di discussioni e temi specifici.
Precisiamo che Livio Frigoli non ha fatto parte del gruppo dei promotori e non è parte del gruppo di Partecipiamo.
Come dimostrato durante tutta la campagna elettorale Mirella Cerini ha le competenze per ascoltare, dialogare, prendere le decisioni più opportune in completa autonomia e nel rispetto delle opinioni di tutti, avendo ben chiari gli obiettivi da raggiungere.
Il gruppo, riconoscendole queste qualità, continua a garantirle il proprio appoggio incondizionato.
Quando Mino Caputo sostiene che “non vuole subire una condizione che non era negli accordi iniziali” , appare evidente, alla luce di quanto abbiamo precisato che è proprio questa sua presa di posizione, seguita dalla decisione di dare le dimissioni dal gruppo, che va contro gli accordi iniziali.
Vogliamo infine riaffermare il nostro impegno e il nostro lavoro per far ripartire Castellanza, nella convinzione che per il bene della città occorra saper superare i personalismi e le divergenze, cosa che Mino Caputo, con questa scelta, adottata senza alcun confronto né con il sindaco né con il gruppo, non ha saputo fare.