Progetti e competenze, ecco su cosa si sono sfidati sei candidati

Grande partecipazione al dibattito di fine campagna elettorale organizzato da VareseNews

Gallarate confronto candidati sindaco

Una platea davvero colma per l’ultimo confronto tra i candidati sindaco di Gallarate, organizzato da VareseNews e moderato da Roberto Morandi e dal direttore Marco Giovannelli. L’adrenalina per questi ultimi giorni di campagna elettorale si respirava a pieni polmoni sia tra il folto pubblico del Teatro del Popolo sia sul palco, calcato da Edoardo Guenzani, Rocco Longobardi, Roberto Borgo, Andrea Cassani, Pietro Romano e Piero Osvaldo Bossi (non ha invece ritenuto di partecipare Gianni Sparacia).

I candidati, sollecitati dalle domande su svariati temi, hanno spiegato le proprie opinioni e proposte, dando prova anche della conoscenza di Gallarate grazie al gioco fotografico.

Si è partiti dal luogo più importante da riqualificare nel territorio di Gallarate. Se Rocco Longobardi, candidato de La Nostra Gallarate 9.9, ha posto l’accento sulla SS 336, sulle strutture sportive e sulla biblioteca, il candidato del centrodestra Andrea Cassani si è concentrato sul suo progetto che Palazzo Minoletti come la sede di un grande brand per rilanciare il centro, senza sottovalutare i rioni. Al centro del discorso di Pietro Romano, in corsa alle elezioni con Gallarate Futura, i rioni, ma anche i parchi e le aree verdi, elemento in comune con Roberto Borgo, candidato della civica che porta il suo nome, che ha sottolineato la necessità di dire “Basta” al consumo del territorio. Piero Osvaldo Bossi di Gallarate a Sinistra ha dichiarato chiaramente: «Togliere il polmone verde sulla SS 336 è un’eresia», passando poi alla necessità di costituire le assemblee popolari permanenti nei quartieri. Infine Edoardo Guenzani, sindaco uscente e candidato della coalizione di centrosinistra, ha sottolineato l’attenzione all’area del bisogno, «Sulla quale abbiamo già lavorato in questi cinque anni», e alla cultura, con il progetto della nuova biblioteca.

E per quanto riguarda il bilancio? Quali le scelte da fare sulle singole tasse? Cassani ha sottolineato l’attenzione della coalizione del centrodestra per le famiglie e le imprese italiane, con un focus sulla riduzione del prezzo del buono pasto nelle scuole e sulla ricerca di sgravi fiscali. Romano ha parlato del costo elevato dei parcheggi e dell’occupazione giovanile, mentre Borgo ha affermato: «Non conoscendo i bilanci, non posso esprimermi», ribadendo comunque la volontà di rilanciare il centro città. «Si tratta di un problema concreto, che deve essere razionalizzato», questo il giudizio di Bossi, che ha colto l’occasione per sottolineare il suo Codice Etico di Trasparenza depositato in Comune, per il momento non approvato da nessuno dei candidati sindaco. Guenzani ha commentato l’ottimo risultato raggiunto sul risanamento del bilancio, mentre Longobardi vorrebbe prima capire la natura reale di Gallarate su questo argomento.

Alla domanda relativa a come ciascun candidato sindaco potrà portare la propria esperienza professionale all’interno dell’amministrazione, a livello generale l’accento è stato posto sulle capacità e sulle competenze dei candidati delle proprie liste e sul concetto di squadra.

Le società partecipate da una parte e il settore del sociale con un’attenzione particolare ai minori sono stati gli ultimi due temi toccati nel corso della serata.

Ma qual è la Gallarate che vorrebbero i singoli candidati sindaco? Per Guenzani una città che punti alla salvaguardia del verde e costruire sul costruito, mentre la visione di Longobardi pone al centro il benessere della persona in un’ottica di integrazione e coinvolgimento dei cittadini. Cassani immagina una Gallarate sicura e con un’amministrazione trasparente, mentre Romano vuole una Gallarate che sia viva. Borgo punta tutto sui giovani, «Futuro della nostra società», mentre Bossi sogna una Gallarate diversa, «Diversa da quella attuale, ma anche dalla Gallarate di cinque anni fa».

 

 

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Pubblicato il 02 Giugno 2016
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