Agesp regina dei ricavi? Ecco il suo “segreto”

Nel dossier “Made in Varese”, la pubblicazione che ogni anno stila la classifica delle aziende che hanno avuto migliori performance, c’è una regina indiscussa: Agesp. Fatturato cresciuto del 126,3% (da 14 milioni 730 mila a 33 milioni e 339mila euro), utili a 3 milioni e 355mila euro e cash flow di oltre 7 milioni. Com’è stato possibile?

Per capire il successo bisogna tornare al 2014, anno sul quale si basa l’analisi. I dati fanno infatti riferimento al rendimento di Agesp Spa, una delle tre sezioni in cui è divisa la società di proprietà del comune di Busto (Energia e Attività Strumentali sono le altre due, ndr) che in quell’anno particolare ha subito grandi trasformazioni con l’inizio del processo di riorganizzazione tutt’ora in corso. Un periodo in cui hanno avuto luogo operazioni straordinarie che hanno rivoluzionato la società: Agesp Servizi è stata sciolta e riassorbita dalla Spa, le reti del gas sono state vendute a Prealpi Servizi e sono stati stabilizzati diversi lavoratori fino a quel momento precari.

Operazioni straordinarie per una società che quindi è tornata a riempirsi di funzioni organizzando il servizio di raccolta dei rifiuti e di igiene ambientale, gestendo l’acquedotto (fino a qualche mese fa, prima dell’arrivo di Alfa Srl), i parcheggi pubblici, le farmacie e gli impianti sportivi (campi da tennis e anche la Piscina Manara, ma solo per un anno prima dell’arrivo della Sport Management). Tutti elementi che hanno inevitabilmente “drogato” i dati analizzati, facendo schizzare alle stelle i numeri della società.

L’ultimo dubbio è quello della classificazione della società nel settore edile. In realtà qui una risposta certa non c’è se non partendo dal fatto che complessivamente la ex municipalizzata opera in 21 diversi settori, molti dei quali hanno a che fare con la manutenzione e la gestione di strade e immobili comunali. In quell’anno in particolare, ad esempio, ad Agesp vennero date risorse straordinarie per realizzare vasti lavori su alcune scuole comunali, si realizzarono ampie asfaltature e vennero effettuati lavori sia sul parcheggio dell’ospedale (che tornò anche a pagamento) che su quello libero della stazione nord. Operazioni che nelle casse della società hanno portato parecchie risorse, tutte scritte a bilancio.