Botte alla moglie. Salvata dai carabinieri

E' accaduto due volte, a Gavirate e Porto Ceresio. I mariti violenti sono stati arrestati

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Violenza in famiglia, abbietta e terribile. E’ accaduto ancora nella nostra provincia ma, questa volta, le donne picchiate e umiliate hanno avuto la forza di reagire e di chiamare i carabinieri. I due episodi sono accaduti ieri e hanno la stessa matrice: un compagno violento e una moglie soggetta a continue vessazioni fisiche.

A Porto Ceresio, un 50enne ubriaco ha picchiato la moglie perché le ha imputato un tradimento. Accuse, insulti, dovute più che altro al suo stato di ubriachezza. L’uomo aveva bevuto molto e quando sono arrivati i carabinieri hanno notato che aveva preso a schiaffi anche il figlio 17enne durante il tentativo del ragazzo di difendere la madre. Il 50enne, pregiudicato, originario di Canicattì, è stato arrestato in flagranza di reato.

Anche a Gavirate è accaduto un brutto episodio. Un 54enne pregiudicato, disoccupato, ha picchiato la moglie da cui si sta separando. Le botte, peraltro, erano state una costante del loro passato; motivo per cui la donna voleva abbandonare il coniuge. I colpi sono stati molto pesanti e la moglie si è fatta repertare al pronto soccorso di Cittiglio. I carabinieri tuttavia sono intervenuti alla sua chiamata quando ancora era in corso il pestaggio e l’hanno di fatto salvata. L’uomo è stato arrestato.  

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 28 Luglio 2016
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