Ecobonus, Gadda: «Una proposta per renderli più accessibili»

Una proposta di legge per trasformare in liquidità immediata le detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie e le riqualificazioni energetiche

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Presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge di alcuni deputati PD “Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario”

Una proposta di legge per trasformare in liquidità immediata le detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie e le riqualificazioni energetiche, il cosiddetto ‘Ecobonus’, e per estendere il beneficio anche alle famiglie incapienti. E’ questo l’obiettivo principale della proposta a prima firma della deputata PD, Sara Moretto, e cofirmata da Maria Chiara Gadda, che è stata presentata oggi alla Camera dei Deputati.

Gli Ecobonus sono stati un forte volano per l’economia anche negli anni della crisi, sono una misura anticiclica e danno un messaggio positivo legato all’efficientamento e alla riqualificazione dell’esistente.
Oggi lo strumento delle detrazioni fiscali sconta il limite della durata nel tempo della loro effettiva fruizione ed esclude purtroppo le fasce incapienti, ovvero i soggetti e reddito più basso – ricorda Gadda – ed è una misura a cui non ricorrono tutti quei cittadini che continuano a considerare più conveniente il risparmio immediato ricavabile dal ricorso al lavoro nero, piuttosto che il rimborso decennale”.
“Il nuovo testo presentato alla Camera – spiega – andrebbe a sanare questi due punti deboli dell’attuale normativa.”

La procedura di cessione è molto semplice: il beneficiario dell’agevolazione, cittadino o impresa, individua l’istituto cui destinare il credito. Immediatamente dopo trasmetterà il modello di opzione all’Agenzia delle Entrate, indicando la banca cessionaria che ha sottoscritto il modello. Da quel momento il cittadino o l’impresa pagheranno esclusivamente la parte di fattura non inclusa nel beneficio. Il 50% o il 65% saranno a carico dell’intermediario finanziario che la recupererà nei canonici 10 anni.”

In questo modo si riuscirebbe a trasformare la rendita decennale in liquidità immediata con l’applicazione di tassi ridotti e uniformi, dovuti al basso grado di rischio del finanziamento che sarebbe di fatto garantito dallo Stato” continua la parlamentare democratica.

La norma consentirebbe – secondo Gadda – di rilanciare il settore edilizio fortemente colpito in questa crisi economica e quello dei servizi di ristrutturazione, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese. Secondo alcune proiezioni la proposta di legge produrrebbe un incremento di 5 miliardi di euro per spese per lavori edili, comportando un aumento di circa 24 mila posti di lavoro nel suo primo anno di applicazione”.

Confido che questa proposta possa essere discussa in tempi rapidi, sicuramente porremo queste considerazioni anche nella prossima legge di stabilità” conclude Gadda.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Luglio 2016
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