Festa sezionale a Bedero-Masciago

Il 15-16-17 luglio, tre giorni di grande festa per il piccolo, ma vitalissimo Gruppo Alpini di Bedero-Masciago, che quest’anno organizza la “Festa Sezionale”, sezione di Luino

Festa sezionale a Bedero-Masciago

Il 15-16-17 luglio, tre giorni di grande festa per il piccolo, ma vitalissimo Gruppo Alpini di Bedero-Masciago, che quest’anno organizza la “Festa Sezionale”, sezione di Luino, e in concomitanza celebra due importanti anniversari: l’85° di fondazione del Gruppo e il 50° della dedicazione della cappelletta della “Madonna degli Alpini”, che dalle pendici del “Sass de Ciucheta” domina e protegge Bedero e la valle sottostante.

Saranno presenti trentaquattro gruppi della sezione di Luino, diverse delegazioni di sezioni vicine (Como, Intra, Varese e alcune svizzere) e rappresentanze delle Associazioni d’Arma. Oltre a Lorenzo Cordiglia, membro del Consiglio nazionale dell’ANA, a Michele Marroffino, presidente sezionale, ai sindaci di Bedero e Masciago, sono molte le autorità invitate, tra cui il Prefetto di Varese e i presidenti delle Comunità Montane, la cui presenza sarà graditissima.

I festeggiamenti si apriranno venerdì 15 luglio, alle ore 19,30 a Masciago Primo, con la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al “Monumento dei Caduti”, cui farà seguito, alle ore 20,00, la riunione del “Consiglio Direttivo Sezionale”.

Alle ore 21,00, la chiesa parrocchiale di S. Agnese aprirà le sue porte per un “Canto per gli Alpini”, concerto dei cori “ANA di Magenta” e “Città di Luino”. Ascolteremo le canzoni del repertorio alpino, che rispecchiano i valori semplici, puliti, i sentimenti di gioia e di allegria, di dolore e di sofferenza propri del mondo delle “Penne nere”.
Al termine un gradito rinfresco verrà offerto dalla Promo Masciago.
Sabato 16 luglio, l’appuntamento sarà alle ore 9,00 presso il “Centro documentale” di Cassano Valcuvia, cui seguirà la “Camminata sezionale”, che porterà gli appassionati marciatori fino a Bedero, attraversando il paese di Masciago.

Il momento più importante della giornata sarà alle ore 15,30 al “Sass de Ciucheta”: alla presenza dei Vessilli e dei Gagliardetti delle sezioni, sarà benedetta la cappella della “Madonna degli Alpini”, che è stata restaurata irrobustendone la struttura, rifacendone il tetto con tegole di ardesia e rendendola esteticamente più bella e più in armonia con la natura in cui è immersa.
Seguirà alle ore 16,00 la S. Messa, concelebrata dal cappellano alpino, don Franco Berlusconi, e dal parroco di Bedero e di Masciago, don Stefano. Verranno ricordati gli “alpini andati avanti” perché il tempo non può cancellare i legami di fraternità e solidarietà con chi non c’è più, ma può solo renderne più struggente la memoria.

Un ricco stand gastronomico, pronto a soddisfare tutti i palati, aspetta tutti alle ore 19,00 alla “Baita degli Alpini”: il menu è ricco e ottimo il vino.
Alle ore 21,00, nel prato del Campo Sportivo parrocchiale, la “Fanfara Alpina Ossolana” animerà la serata con brani musicali, accompagnati dai tradizionali e coreografici caroselli.
Domenica 17 luglio, il ritrovo è alle ore 9,00 presso il Viale delle Rimembranze a Bedero Valcuvia. Gli alpini presenti, al suono delle note alpine del “Gruppo Musicale Boschese”, saranno inquadrati dietro i loro vessilli e sfileranno ordinatamente fino in piazza Vittorio Veneto per la cerimonia dell’alzabandiera e della deposizione della corona di alloro al Monumento dei Caduti. Dopo i saluti di benvenuto di Pinuccio De Pari, capogruppo, seguiranno i discorsi delle autorità presenti.

Alle ore 11,00 S. Messa nella chiesa parrocchiale di S. Ilario di Poitiers, celebrata dal parroco don Stefano, che benedirà il nuovo gagliardetto del gruppo di Bedero-Masciago.
Alle 12,30 sarà offerto alle autorità e ai rappresentanti dei gruppi intervenuti un rinfresco, mentre tutti sono invitati alla distribuzione del “rancio alpino” presso la “Baita degli Alpini”, cui seguirà un pomeriggio di tanta, tanta allegria con la “Desperados Band”.
Non sarà solo la festa degli alpini, ma anche la festa di tutta la comunità perché sempre vivo è il rispetto e l’affetto che circondano le “Penne nere”: lo spirito che le muove, infatti, fatto di gesti concreti più che di parole, ricolmo di un forte senso di aggregazione, di collaborazione e di solidarietà, arriva immancabilmente al cuore della gente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Luglio 2016
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