I “Nasi rossi” vanno in Bosnia, per portare giochi e serenità ai bambini

Un gruppo di clown della VIP Verbano sarà in una zona rurale ancora percorsa da tensioni tra i diversi gruppi etnici, a vent'anni dalla guerra civile. Aperto il crowdfunding per il progetto

Sognando Cerska clown Vip Verbano

Giochi e risate, per dare più serenità ai bambini, sottraendoli alle tensioni che ancora attraversano la Bosnia. È il progetto della Vivere in Positivo Onlus Verbano, che ad agosto “schiererà” quattro clown per il progetto Sognando Cerska.

Cerska è un piccolo villaggio tra le montagne bosniache, «durante la guerra faceva parte dell’enclave di Srebrenica» spiega Michela Rusconi, “clown Patatoff”, uno dei volontari in partenza il 16 agosto, per il campo che durerà dieci giorni. Srebrenica è stato teatro del genocidio dei musulmani di Bosnia (8000 morti, maschi tra i 15 e i 65 anni), l’episodio più grave della pulizia etnica che ha causato decine di migliaia di morti nella componente bosniaco-musulmana che abitava le valli della Bosnia.

«La Fondazione Giardino delle Rose Blu organizza già da anni un campo estivo per bambini, a cui quest’anno ci uniremo anche noi. L’obbiettivo – anche come clown – è favorire l’integrazione in un contesto in cui ci sono ancora molti contrasti etnici, religiosi e culturali». È un problema comune a tutta la Bosnia, che è alimentato dalla memoria dei torti subiti (tutte le parti coinvolte – serbi, croati e musulmani – hanno avuto vittime civili e hanno visto parte della loro popolazione scacciata dalle terre di origine) e che viene di fatto accentuato anche dalla struttura statale, che nel 1995 ha previsto la creazione di due diverse entità nello Stato (la Federazione di Bosnia Erzegovina e la Republika Serpska), divise secondo linee etniche.

Sognando Cerska clown Vip Verbano
un’immagine del villaggio di Cerska, foto da Panoramio

Se questo è il contesto, volontari e clown lavorano per dare un po’ di serenità ai bambini, cercando di «far ritornare i bambini a fare i bambini: in un contesto difficile oggi si ritrovano invece a vivere gli stessi conflitti che hanno vissuto e vivono genitori e nonni» (che hanno attraversato gli anni della guerra civile, con tutti i rancori e i dolori lasciati nelle vite delle persone). Ma non solo: «L’obbiettivo è anche incentivare la cultura del volontariato in loco: è una cultura che manca ancora, l’obbiettivo dunque è coinvolgere anche i giovani locali».

Clown Patatuff, clown Alonsi, clown Nonsaprei, clown RicciSmile hanno tra i 26 e i 30 anni, per lo più lavoratori, dalla zona di Gallarate, Busto e di Fenegrò (Como), già impegnati nelle tante attività svolte da VIP Verbano in ospedali e case di riposo. «Vivremo in paese, in una scuola che nel periodo viene adibita a campo estivo: durante il giorno saremo impegnati in attività di animaione per bambini, che rimangono da mattino al metà pomeriggio».

Per estendere le possibilità d’intervento su un maggior numero di famiglie la VIP Verbano ha lanciato anche una campagna di crowdfunding (cui si può contribuire attraverso la piattaforma eppela.com, clicca qui). «La campagna durerà fino all’11 agosto e l’obbiettivo è di raccogliere 1000 euro: il 30 saranno utilizzati per spese logistiche e il 70 per progetti per la popolazione»..

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 25 Luglio 2016
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