I nuovi dati dell’Osservatorio sul precariato: meno assunzioni, ma anche meno licenziamenti
Pubblicato il rapporto dell'osservatorio sul precariato relativo a maggio 2016: rallentano le assunzioni a tempo indeterminato, ma diminuiscono anche le cessazioni
E’ stato pubblicato il rapporto dell’osservatorio sul precariato relativo a maggio s016: un rapporto che conferma il rallentamento (ma non un freno) delle assunzioni a tempo indeterminato, dopo la “sbornia” degli incentivi 2015, ma anche una diminuzione delle cessazioni di quasi il 10 per cento: fatto che mantiene in positivo (e superiore al 2014) il saldo tra assunzioni e cessazioni. Tra gli altri punti significativi, anche l’aumento delle assunzioni per apprendistato e il continuo aumento dell’uso dei voucher, anche se in maniera ridotta rispetto all’anno scorso.
RAPPORTI DI LAVORO:IL SALDO TRA ASSUNZIONI E CESSAZIONE CONFERMA IL TREND POSITIVO
Nei primi cinque mesi del 2016, per i datori di lavoro privati, il saldo positivo tra assunzioni e cessazioni è pari a + 436.000: inferiore a quello del corrispondente periodo dell’anno scorso, il 2015 (+ 538.000) ma superiore a quello registrato nei primi cinque mesi dell’anno precedente, il 2014 (+ 385.000).
Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a maggio 2016 è positivo (+ 514.000), anche se inferiore rispetto al valore massimo registrato a dicembre (+ 616.000). Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a maggio 2016 il saldo positivo è ancora superiore: + 621.000.
MENO ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO, MA ANCHE MENO CESSAZIONI DAL LAVORO
Il numero delle assunzioni private nel periodo gennaio-maggio 2016 è calato: sono infatti risultate 2.076.000, con una riduzione di 263.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015, quando erano 2.339.000 e del 2014, quando erano 2118.000.
Anche le cessazioni però sono diminuite: risultano 1.640.000, contro 1.881.000 del 2015 e 1733.000 del 2014.
Per i contratti a tempo determinato, nei primi cinque mesi del 2016, si registrano 1.441.000 assunzioni, un dato in positivo anche se sostanzialmente in linea con gli anni precedenti (+ 0,6% sul 2015, e + 1,2% sul 2014).
Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state 90.000, con un incremento del 10,4% sul 2015, che ha inciso sull’occupazione della fascia di età più giovane.
DISTRIBUZIONE DI VOUCHER SEMPRE ALTA MA IN DIMINUZIONE
Nel periodo gennaio-maggio 2016 sono stati venduti 56,7 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro: l’incremento, rispetto ai primi cinque mesi del 2015, è pari al + 43,0%. Nello stesso periodo del 2015 però, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,2%. Un forte aumento quindi dell’utilizzo dei voucher anche quest’anno, ma in netta diminuzione rispetto all’anno scorso.
LE ASSUNZIONI CON INCENTIVI PER I DISOCCUPATI
Con la legge di stabilità 2016 è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi INAIL) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione.
Nei primi cinque mesi del 2016 le assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 159.000, le trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 43.000, per un totale di 202.000 rapporti di lavoro agevolati. Si tratta del 30,0% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, una percentuale pari alla metà di quella registrata con l’esonero contributivo triennale nel corso del 2015 (60,8%).
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