Il Consiglio regionale ricorda Fabio Semenza

Scomparso all'età di 92 anni, è stata una figura importante della politica regionale. Partigiano, di formazione laica e repubblicana, fu tra gli estensori dello statuto fondante della Lombardia

fabio semenza

( al centro della foto)

Il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Fabio Semenza, scomparso all’età di 92 anni il 9 luglio scorso e considerato padre fondatore della Regione. Fu fra gli estensori dello Statuto fondante della Lombardia.

A ricordarne la figura, alla presenza della figlia Anna, è stato il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo: «Un uomo che ha inteso la politica nella sua funzione di servizio ai cittadini, nella quale le Istituzioni hanno il dovere di individuare i problemi e trovare le soluzioni».

Nato nel 1924 a Milano, viveva a Santa Maria Hoè in Brianza. Ingegnere meccanico, ha lavorato per moltissimi anni alla Pirelli. «Una coincidenza significativa – ha sottolineato il Presidente del Consiglio – quella di ricordare Semenza proprio oggi che si celebra il sessantesimo anniversario della posa della prima pietra del grattacielo Pirelli, sede del Consiglio regionale».

Partigiano, di formazione laica e repubblicana, entra in consiglio comunale a Milano nel 1964 e vi resta fino al 1970, anno in cui viene eletto nella prima legislatura regionale. Nel 1975 diviene Assessore, incarico che Semenza svolgerà per 10 anni, fino al 1985. In quegli anni fu tra i promotori del traforo ferroviario dello Spluga, estensore del primo Piano regionale dei Trasporti regionali, all’interno del quale promosse l’idea del passante ferroviario, realizzato poi molti anni dopo.

Dal 1985 al 1990 ricopre la carica di Presidente del Consiglio regionale prima durante la Giunta Guzzetti, poi quella Tabacci, infine con Giovenzana Presidente. E’ stato tra coloro a cui si deve la stesura dello Statuto della Regione Lombardia. Anche in Brianza, a Santa Maria Hoè –dove fu giovanissimo Sindaco- era conosciuto per il suo impegno dedicato al territorio.

«In politica, il suo impegno era rivolto a scoprire obiettivi che aprissero la strada al futuro – ha concluso Cattaneo – era un uomo colto, appassionato e dal pensiero profondo, una voce attiva e significativa per le Istituzioni lombarde, una figura eminente e un pilastro della nostra Regione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Luglio 2016
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