“Inno nazionale a ogni consiglio comunale? Lo banalizza”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Libertà per Gallarate, forza che fa parte della maggioranza di centrodestra a Gallarate. È la presa di posizione sulla proposta dell’opposizione (Pd) di far suonare l’Inno nazionale in apertura di consiglio comunale (proposta avanzata anche a Varese, dove il centrosinistra è in maggioranza)

 

Il coordinamento di LIBERTÀ PER GALLARATE si è riunito ieri in data 26 luglio 2016 e ha stabilito questo:

Leggiamo con sorpresa della mozione presentata al protocollo del consigliere del PD Carmelo Lauricella: chiede che le sedute del consiglio comunale siano SEMPRE aperte da un’esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano.

Siamo, oltre che sorpresi, anche critici verso questa richiesta per diversi motivi.

• Ci chiediamo come mai solo oggi il PD vuole che l’Inno di Mameli venga eseguito ed invece nei 5 anni da loro governati non lo abbiano fatto.

Sorge un dubbio: che sia pretesto per provocare, per creare dissapori e malessere nel gruppo di maggioranza?

• LIBERTÀ PER GALLARATE non ci sta a questo giochino.

I nostri consiglieri sono stati eletti dai cittadini per governare (dopo un’ amministrazione grigia di sinistra) una Gallarate che francamente non si chiede se sia giusto o no eseguire il nostro Inno nazionale, ma che vuole lavorare, studiare, divertirsi….

• L’Inno l’Italia, per non essere banalizzato, non ha solo un valore simbolico ma anche aggregativo e soprattutto ci riporta ad eventi storici che hanno segnato la vita di ognuno di noi; quelli della storia più recente ma anche del passato.

LIBERTÀ PER GALLARATE reputa che l’esecuzione dell’Inno ad ogni consiglio comunale non sia un valore aggiunto, ma anzi lo svuoti del senso più profondo per cui è stato concepito.

Riteniamo questa richiesta del PD una speculazione politica, vuota e non costruttiva e soprattutto strumentale.

Che l’Inno l’Italia venga suonato, eseguito, trasmesso e cantato ma dandogli la forza che ha, nei tempi e nei contesti che la buona ragione suggerisce.

LIBERTÀ PER GALLARATE