La replica dell’Università sulla vicenda dell’aspettativa del medico
Ecco la replica della Segreteria del Rettore Università degli Studi dell’Insubria sulla vicenda del medico che lascerà la struttura
Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’Università dell’Insubria sulla questione del medico che lascerà Varese
In merito all’articolo di ieri “Varese perde un medico brillante, umiliato dalla burocrazia”, si sottolinea come il dott. Stefano La Rosa sia un medico dipendente a tempo indeterminato dell’Azienda Ospedaliera. L’accostamento tra la mancata concessione di un’eventuale aspettativa e l’Università degli Studi dell’Insubria è pertanto fuorviante.
Le valutazioni personali del Sig. Vedani sull’attenzione che i vertici dell’Ateneo mostrano per la ricerca scientifica e la cultura sono clamorosamente smentite dai risultati ottenuti in questi anni così come testimoniati dalla copiosa rassegna stampa nazionale e dalle valutazioni ministeriali ai fini del finanziamento premiale.
In conclusione l’articolo appare permeato da un ingiustificato intento lesivo, che avremo modo di chiarire nelle sedi opportune.
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Il dott.S. La Rosa ha mai tenuto lezioni presso Insubria? Ha prodotto numerose pubblicazioni su riviste internazionali? E’ un consulente a livello mondiale? E’ un riferimento internazionale? E’ in procinto di pubblicare un libro di riferimento per l’Anatomia P. ? E’ una persona di alto valore e spessore? Se la risposta a queste domande è sì (come so) perchè lasciarselo sfuggire?
Si a tutto!!! Vedere pubmed (riferimento bibliografico del mondo medico) per verificare.
Infatti c’è la coda per venire da tutto il mondo a Varese, dove l’università è famosa! È la fiera della mediocrità!
Il dottor La Rosa, come dice nella sua lettera il rettore, è dipendente dell’Azienda Ospedaliera e i suoi primari sono Universitari…vero? E quando fa una ricerca o scrive un articolo il dottore lo pubblica con il suo primario universitario. E quando segue uno specializzando…lo fa gratis. Perchè pagare come universitario un medico meritevole, quando fa lo stesso lavoro gratis?