Le saline culle dei fenicotteri, 130 nati nel 2016

Succede a Priolo, in Sicilia: nuova storica nidificazione per questa specie in un'oasi gestita dalla Lipu. Il sindaco del paese emette un'ordinanza per salvare i piccoli

Avarie

Dalla schiusa del primo uovo all’ultimo nato sono passati 45 giorni: alla fine i pulcini di fenicottero venuti alla luce alle Saline di Priolo sono stati 130, quasi il triplo rispetto all’anno scorso.

A dare notizia della nuova, storica nidificazione del fenicottero in Sicilia è la Lipu-BirdLife Italia che gestisce la riserva in provincia di Siracusa, istituita dalla Regione Siciliana nel 2000.

Siamo all’isola numero 8, al centro dell’area umida delle Saline di Priolo: 130 coppie di fenicottero hanno scelto di portare a termine qui la loro stagione di nidificazione. A loro fianco, seppur sessualmente immaturi (lo saranno fino al quarto anno di vita), molti dei giovani nati l’anno scorso sempre nella riserva siciliana, riconosciuti grazie alla lettura a distanza dell’anello colorato inserito nelle zampe, un anno fa, dai ricercatori dell’Ispra, dal personale della Lipu e da numerosissimi volontari.

Anche quest’anno il Sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, è intervenuto con un’ordinanza per salvare i 130 pulcini di fenicottero. Grazie al provvedimento la vicina Centrale Enel Archimede sta pompando acqua di mare all’interno del bacino per evitare che la forte evaporazione estiva possa prosciugare il pantano con la conseguente tragica morte dei fenicotteri.
“Sono stato lieto di apprendere la notizia della seconda nidificazione del Fenicottero a Saline di Priolo – dichiara il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza – La piccola riserva è diventata un importante punto di riferimento per il paese ponendo le basi per il rilancio di tutto il territorio. La mia azione di salvaguardia, per quella che molti indicano come la punta di diamante di Priolo, mi ha portato ad intervenire, anche quest’anno, e senza indugio, con la firma di un’ordinanza per salvare i giovani fenicotteri priolesi”.

Un paese sempre più rosa – sottolinea Fabio Cilea, direttore Riserva Saline di Priolo – i tanti eventi naturalistici che ormai caratterizzano questa riserva posta nel cuore del polo petrolchimico devono aiutare questo territorio a riprendersi parte dell’antico splendore che lo caratterizzava. La conferma della scelta dei fenicotteri come unico sito siciliano di Saline di Priolo dove nidificare ci fa capire che l’opera che la Lipu sta portando avanti in questo territorio da oltre 15 anni è il giusto percorso da seguire”.

Caratterizzato da uno splendido piumaggio bianco con sfumature rosate, le zampe rosa e il becco rosa con estremità nera, è una delle specie più affascinanti e appariscenti delle zone umide mediterranee. Il fenicottero nidifica in Italia solo dal 1993, quando i primi nidi sono stati avvistati nell’area di Montelargius, in Sardegna. In seguito, riproduzioni tentate – e spesso riuscite – si sono verificate in Toscana, Puglia, nelle Valli di Comacchio, dove gruppi consistenti di questi uccelli si radunano anche in porzioni della zona umida non lontane da villaggi o aree urbanizzate. La specie si caratterizza per il piumaggio rosa – anche intenso – e una stretta dipendenza dagli ambienti umidi con buona disponibilità di cibo (tipicamente alghe e molluschi)

La Riserva naturale orientata Saline di Priolo salvaguarda l’ultimo lembo di un’ampia zona umida che occupava un ampio tratto di costa tra Priolo e Marina di Melilli (Sr). Nell’area sono state censite 242 specie di uccelli, ossia circa il 40% di tutte quelle osservate ad oggi in Italia, tra cui sterna maggiore, moretta tabaccata, volpoca e mestolone.

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Pubblicato il 29 Luglio 2016
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