Sciopero, Iselfa: “Noi vogliamo pagare di più i lavoratori non di meno”

L'azienda spiega: "messi sul piatto più soldi rispetto al passato ma cercando di creare un metodo che incentivi il lavoro sulla base dei risultati conseguiti"

Iselfa spa

«La nostra intenzione è quella di pagare di più i lavoratori, non di meno». È molto determinata, nelle parole del consigliere delegato Giovanni Carabelli, la difesa della Iselfa Spa di fronte allo sciopero indetto dai Cobas che ha coinvolto i suoi operai.

Una mobilitazione scattata di fronte alla proposta di un nuovo premio di produzione che parte da un principio diverso da quello vigente in azienda: non più un contributo economico a pioggia ma un riconoscimento al lavoro di chi se lo merita. Con queste parole Carabelli sintetizza l’intervento portato avanti e proposto ai sindacati per il futuro delle retribuzioni.

«La nostra iniziativa parte da una riflessione precisa – spiega Carabelli -. Questa azienda ha riscontrato un serio problema di assenteismo dal lavoro e la mancanza di uno strumento di premiazione per tutte quelle persone che portano un valore importante per il suo funzionamento e il suo miglioramento».

Le riflessioni del consigliere delegato in risposta alla mobilitazione sindacale partono da questa esigenza: «noi abbiamo messo sul piatto più soldi rispetto al passato ma lo facciamo cercando di creare un metodo premiale che incentivi il lavoro sulla base dei risultati conseguiti. La nostra proposta di “premio di risultato” garantisce ancora le stesse condizioni esistenti, ovvero il posto macchina, ma affianca un’ulteriore somma di incentivo con la quale vogliamo dimostrare ai lavoratori che lavorare meglio e combattere l’assenteismo ingiustificato conviene anche a loro e che quindi viene giustamente premiato».

Secondo l’azienda la presa di posizione che ha portato allo sciopero è basata su una mistificazione della realtà: «quando abbiamo presentato la nuova proposta ai delegati sindacali non è stata nemmeno indetta un’assemblea: abbiamo ricevuto semplicemente la proclamazione dello sciopero senza che fosse stata avanzata una controproposta. In più del presidio odierno su 15 persone presenti 6 non sono neanche nostri dipendenti, sono comparse».

La posizione di Iselfa resta dunque quella di attesa: «noi aspettiamo una discussione nel merito dei punti proposti – conclude Carabelli -, nella convinzione che quello che stiamo facendo porterà un miglioramento nella qualità retributiva di chi si impegna sul lavoro».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Luglio 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.