TreValli e nazionale, Varese vuole respirare aria di Mondiale

Visita in città del c.t. Cassani che ha promesso alla "Binda" di schierare gli azzurri. E forse di organizzare qui il raduno premondiale

tre valli varesine 2015

Varese vuole tornare al centro del mondo del ciclismo italiano. Tutti sanno che la prossima Tre Valli Varesine sarà la prova generale per l’ingresso della classica della Sc Binda nel circuito del World Tour (previsto nel 2017 se il giudizio dell’Uci sarà positivo e se ci saranno i fondi necessari), ma da ieri la candidatura della Città Giardino e più ampia e articolata.

A Palazzo Estense e in Camera di Commercio è infatti arrivato il commissario tecnico della nazionale Davide Cassani, accompagnato dal presidente della Binda Renzo Oldani; l’occasione è stata quella di incontrare il nuovo sindaco Davide Galimberti – che ha confermato l’impegno di Varese ad ospitare il traguardo della Tre Valli – e il segretario generale dell’ente camerale Mauro Temperelli.

Nei colloqui è stata messa altra carne al fuoco: per prima cosa alla corsa del 27 settembre dovrebbe prendere il via anche una nazionale italiana sperimentale (formata da professionisti e under 23) in modo che Cassani e il c.t dei giovani Amadori possano valutare una serie di atleti in vista del vicino campionato del mondo.

A tal proposito il c.t. azzurro ha anche richiesto alla Binda qualche modifica del percorso originale della Tre Valli, soprattutto per quanto riguarda la prima parte di gara con il tratto linea che collegherà Saronno con il circuito finale di Varese. Suggerimenti dovuti alla particolare conformazione del tracciato mondiale: a Doha in Qatar infatti la corsa non avrà alcuna asperità di rilievo. Le richieste di Cassani sono già finite sul taccuino dello staff della Binda che nei prossimi giorni provvederà a elaborare le soluzioni migliori.

L’altra notizia interessante è quella che Varese e la sua società ciclistica hanno avanzato la richiesta di avere qui la nazionale in ritiro nei giorni che precedono la partenza per il Qatar. Se la cosa andasse in porto la città tornerebbe, seppur in in modo differente, a respirare quell’aria iridata che ha già vissuto negli ultimi anni dello scorso decennio, quando la “congiuntura favorevole” dei Mondiali 2008 e 2009 (a Varese e Mendrisio) permise alla nostra città di vivere una lunga serie di eventi a sfondo ciclistico.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Luglio 2016
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