Varese saluta i suoi atleti in partenza per Rio
E' stata una grande festa, alla sala Campiotti della Camera di Commercio di Varese, per gli 11 atleti varesini in partenza per le olimpiadi di Rio
E’ stata una grande festa, alla sala Campiotti della Camera di Commercio di Varese, per gli 11 atleti varesini in partenza per le olimpiadi di Rio.
Presenti in particolare gli atleti paralimpici, i loro allenatori, i loro supporter.
Ma presenti anche le istituzioni che credono in loro e sperano che portino un po’ di Varese in questa straordinaria Olimpiade che sta per cominciare: il presidente della Camera di Commercio Albertini, gli assessori della Provincia e del comune di Varese Bertocchi e Molinari, il delegato dell’Australia Sport Commission di stanza a Gavirate.
“Padrone di casa” alla festa, era però la Varese Sport Commission, società della Camera di Commercio che sostiene lo sport come fonte di turismo e attenzione verso la nostra provincia: «La commissione promuove lo Sport come forma di turismo, che può essere espressione dell’economia del nostro territorio – ha spiegato agli atleti il segretario generale della Camera di Commercio, Mauro Temperelli – speriamo voi siate, in Brasile, ambasciatori del nostro territorio».
Ambasciatori in molti modi: come atleti della gara olimpica o paralimpica, ma anche come allenatori: è il caso per esempio di Paola Grizzetti – «La mamma del pararowing in Italia» come l’ha definita Roberto Bof, in procinto di partire per il Brasle insieme agli atleti nostrani – la varesinissima allenatrice che guiderà la nazionale Israeliana come commissario tecnico della nazionale paralimpica.
A fare gli auguri ai nostri giovani, anche i presidenti regionale e provinciale del Coni, Oreste Perri e Marco Caccianiga. E se per il primo, che alle olimpiadi è stato per ben nove volte come canoista, «Non bisogna parlare del sacrificio di questi atleti, ma dell’impegno che ci mettono per arrivare a questi traguardi», per Caccianiga, sfegatato amante di tutto ciò che è brasiliano, la raccomandazione è una sola: «Sia chiaro: voi non andate in in posto quasiasi, andate a Rio, la grotta di Betlemme della cultura, della musica e dello sport. Perciò, dovete per forza portarmi un ricordo. Non dimenticatevelo».
Magari, insieme a un CD di samba o a un cappellino da sole, i giovani atleti porteranno al presidente del Coni Varesino anche un po’ di medaglie: tutti noi, dall’Italia, saremo davanti alla tivù a fare il tifo.
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