Via Francigena: da Chatillon a Verres

La quarta e penultima tappa ha permesso di conoscere una Val d'Aosta nascosta, ma non per questo meno bella

via francigena Chatillon Verres

Il quarto giorno è molto importante per il cammino. È una sorta di prova del fuoco per capire la condizione fisica.

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Via Francigena: da Chatillon a Verres 4 di 15

Per me la prova, incrociando le dita, è stata superata bene.

La tappa di oggi viene descritta come impegnativa. Non tanto per i km che tutto sommato non sono molti, ma per i continui cambi di pendenze. Scegliere di privilegiare la sicurezza del pellegrino, porta a tracciare percorsi anche tortuosi. Questo però ha diversi punti positivi, tra cui, oltre alla tranquillità del cammino, c’è anche la possibilità di scoprire tante cose nascoste.

Sveglia alle sei, obblighi verso il convento adempiuti con il lascito di una piccola somma e la restituzione di un foglio compilato e delle chiavi della stanza dove ho dormito. Colazione al bar che apre all’alba e così permette ai pellegrini di poter partire con qualcosa nello stomaco. Un’ottima cosa visto che oggi il primo paese con negozi vicini al sentiero era a 15 km dalla partenza.

Il cammino fino a St Vincent è stato una bella sorpresa. Dopo uno strappo iniziale il sentiero resta in quota quasi sempre senza pezzi di asfalto. Le cose positive non si fermano qui, ma anche al tracciato che permette di oltrepassare il paese senza quasi accorgersene.

Un problema che non esiste proprio in Val d’Aosta è l’acqua. Si trovano fontane ovunque e questo permette di caricarsi al minimo. Io sto usando solo la borraccia piccola da mezzo litro e per ora non ho avuto alcun problema. Oggi ho approfittato ancora di un piccolo lavatoio, quasi abbandonato, per mettere i piedi a mollo. Acqua gelida, ma momento di vero conforto. A questo riguardo non mi sembra vero di non aver avuto più alcun problema.

La condizione fisica ha solo un punto dolente, figlio della mia superficialità: ho scottato le braccia e anche la faccia non scherza. Ho provveduto solo oggi a comprare un anti solare per proteggermi e infatti stasera va molto meglio.

L’arrivo a Montjovet è stato salutare per poter acquistare un panino e due frutti. Da lì il sentiero è diventato più impegnativo per i continui cambi di pendenza. Un percorso però molto bello e tutto sommato meno massacrante di quel che temevo. È bello scoprire molti angoli nascosti. In alcuni luoghi il tempo sembra essersi fermato e piccoli villaggi si sono svuotati. I cartelli lungo il cammino aiutano a conoscere aspetti della Francigena e anche il lavoro che sta dietro al mantenimento di una lunga strada come questa.

Al proposito è stato piacevole scambiare due chiacchiere con due giovani ragazzi che ho trovato quasi in cima all’ultima salita. Avevo visto i segni del loro prezioso lavoro. Rinforzano con dei puntelli in legno gli scalini che permettono di salire nei passaggi più duri.

Lo scenario cambia completamente quando si arriva a valle, dove si trova anche Verres. L’autostrada corre parallela alla ferrovia e alla statale 26. I rumori si sentivano anche dal sentiero che corre in alto, ma lungo questo tratto di terra si vede con chiarezza quanto sia cambiato il territorio. È un tema complesso che ho toccato anche in alcune tappe toscane, ma non si può non riflettere sull’opera umana. Lo stesso vale per quel che ci ha lasciato l’antichità. Oggi anche da questo punto di vista è stata una giornata ricca. Castelli, mulini, antiche chiese e anche un tratto di antico basolato romano. Segno del lavoro paziente e duraturo che era stato realizzato dal l’impero negli anni subito prima della nascita di Cristo.

Stanotte dormo all’ostello Il Casello. Non è una struttura solo per i pellegrini della Francigena, ma forse senza di loro farebbe ancora più fatica visto che stasera saremo solo in tre. In ogni caso è sempre bello vedere la voglia di accogliere e l’attenzione che si mette all’altro.

Domani tappa corta e ricchissima di storia e architetture. L’arrivo a Pont San Martin significa l’arrivederci alla Val d’Aosta. Bel cammino anche in questa affascinante regione.

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Pubblicato il 05 Luglio 2016
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