«La generosità dei varesini è tanta: adesso serve un furgone per portare gli aiuti»

Paolo Cazzola, Presidente del Corpo Volontari di Protezione Civile, fa appello anche al nostro giornale per trovare un mezzo per far giungere alle zone terremotate gli aiuti raccolti

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Spettabile Redazione di Varese News,

come noto (e da Voi già evidenziato) abbiamo organizzato una raccolta di generi di prima necessità da portare presso i centri di raccolta della protezione civile di Rieti, con la quale siamo in diretto contatto anche ad evitare il trasporto e l’inutile accumulo in loco di materiale già in sovrabbondanza.

La raccolta effettuata, anche col contributo di vari Comuni fra i quali Porto Ceresio e Besano, seppure mirata a soddisfare le sole esigenze reali della popolazione necessiterebbe tuttavia di un gran numero di viaggi trattandosi di immensa quantità di beni. Per dare l’idea: un capannone di medie dimensioni basta appena a contenere il tutto. Da mezza provincia è affluito lo slancio di solidarietà e, ancora oggi, stiamo effettuando diversi viaggi di recupero laddove ci viene richiesto a causa della difficoltà di trasportare a Varese quanto raccolto con le sole automobili dei privati che hanno fatto da catalizzatori nella raccolte sparse un po’ qua e là sul territorio..

Per non vedere frustrata la generosità dei cittadini, che si sono prodigati nel donare quanto richiesto, effettueremo quindi un primo trasporto nella giornata di mercoledì 31 agosto rendendo successivamente conto (a chiunque abbia portato anche solo un paio di scatole di dentifricio) in quale istante, dove e a quale ente tali generi sono stati consegnati e presi in carico. Ragioni di trasparenza (e rispetto della pubblica fede) lo richiedono. Nonché, la mia personale esperienza di gestione di tre campi per sfollati, durante il terremoto d’Abruzzo me lo impone come quanto mai opportuno.

Finanzieremo noi volontari per quanto possibile, con una colletta di tasca nostra, i costi del carburante per movimentare l’autocolonna di 5 veicoli con 2 piccoli rimorchi. Come onlus le poche risorse a disposizione (oltre al tempo ovviamente) lo mettiamo a disposizione volentieri, anche se questo comporterà un quasi completo prosciugamento delle risorse, trattandosi di finanziare un viaggio che – moltiplicati i km per ciascun veicolo – supera i 7.000 km di percorrenza.

Molto difficilmente saremmo in grado, pertanto, di garantire un successivo trasporto, essendo già il primo onerosissimo. Ci rivolgiamo quindi a Voi per chiedere di farci da cortese tramite per un appello, affinché chi ne avesse la possibilità (concessionarie o privati) possa donarci un furgone da carico necessario ad effettuare al meglio questo e successivi trasporti e che adibiremmo e allestiremmo come veicolo di soccorso della protezione civile. Diversamente, con ulteriore sacrificio, cercheremo in qualche modo un veicolo usato d’occasione da acquistare, se le ultime risorse ce lo consentiranno, nella speranza di reperire qualcosa al costo di massimo 1.500 euro (a più non arriviamo, tenuto conto dei costi di trapasso e assicurazione ad ulteriore nostro carico).

Possiamo di sicuro garantire, forti anche delle precedenti esperienze ultraventennali di gestione di catastrofi, che non sarebbe certamente un furgone ricoverato poi perennemente in garage o usato solo per l’occasione. Anzi, ben servirebbe a completare le esigenze collegate alla movimentazione della cucina mobile da campo (in grado di somministrare 400 pasti all’ora) che il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ci ha concesso nel 2015 a fronte dell’impegno prestato durante l’emergenza profughi nel 2011 e 2012 e che abbiamo, anche in questa occasione, messo a disposizione del Servizio Nazionale di Protezione Civile qualora ne ravvisasse l’esigenza di impiego durante i mesi che seguiranno alla prima fase dell’emergenza in Centro Italia.

Grati per quanto vorrete e potrete fare per tale opera di sensibilizzazione, anche a nome di tutti i volontari Vi ringrazio e cordialmente Vi saluto.

 

 

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