Migranti in stazione: italiani e svizzeri uniti nella solidarietà

Il numero dei profughi accampati al parco della stazione di Como varia tra le 400 e le 500 unità. Mancano i servizi igienici ma i pasti sono assicurati da centinaia di volontari italiani e svizzeri

C’è un mini-generatore per caricare i cellulari ma non ci sono servizi igienici. E’ questa una delle contraddizioni che salta all’occhio quando si arriva al parco della stazione Trenitalia di San Giovanni. Il numero dei migranti ormai ha superato in maniera costante quota 400 ma l’organizzazione della vita quotidiana di queste persone in cerca di un modo per attraversare il confine è ancora tutta in mano ai volontari italiani e svizzeri.

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La situazione dei migranti alla stazione di Como 4 di 12

Si è creato, tra i due Paesi, un ponte di solidarietà grazie da una parte alla Caritas e ai volontari della Mensa di Sant’Eusebio e dall’altra alle associazioni svizzere Firdaus e One Love. Sono i volontari di queste realtà, infatti, stanno sfamando queste persone che arrivano stremate da un viaggio infinito e vedono i loro sogni sbattere contro la linea immaginaria del confine, resa reale dai poliziotti svizzeri che li respingono al di qua della frontiera. migranti stazione como

Lisa Bosia Mirra è la responsabile di Firdaus che sta coordinando i volontari per la distribuzione dei pasti: «Stiamo distribuendo almeno 400 pasti al giorno e la stessa cosa accade alla mensa di Sant’Eusebio – racconta – per ora stiamo riuscendo a gestire la situazione senza particolari problemi ma questa situazione non può essere eterna». Qualcosa è stato fatto per aiutare donne e bambini con una tenda da 30 posti e una struttura della parrocchia di Rebbio che accoglie altre famiglie con bambini.

Paola, volontaria della Sant’Eusebio, sottolinea la mancanza di servizi igienici: «Basterebbe posizionare qualche bagno chimico, non mi pare così difficile – racconta – altrimenti costringiamo queste persone a fare i loro bisogni nel parco». Solo da qualche giorno sono stati posizionati alcuni bidoni per raccogliere i rifiuti e il parco, nel complesso, resta pulito ma la situazione sta per superare la soglia di crisi. Per ora la soluzione che è stata messa in campo è il trasbordo di alcuni migranti verso Taranto: solo ieri sono partiti due pullman carichi di migranti.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Agosto 2016
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