Olimpiadi, la grottesca vigilia del beach volley azzurro
Orsi Toth positiva al doping, Perry senza requisiti: a Rio andrà Giombini. Il tutto per non convocare Greta Cicolari
Greta Cicolari? Manco per sogno. Viktoria Orsi Toth? Positiva all’antidoping. Allora Becky Perry? No, dopo averla spedita in Brasile si scopre che non ha i requisiti. E allora via libera a Laura Giombini, e pazienza se non ha praticamente mai fatto coppia con l’unica inamovibile della squadra azzurra, Marta Menegatti.
La vigilia olimpica per il beach volley femminile italiano è sempre più grottesca, solo per non usare termini più scurrili che sarebbero quelli più adatti per descrivere la situazione.
Già perché si è arrivati a questo punto perché la Federvolley non ha alcuna intenzione di portare a Rio la già citata Greta Cicolari, che con la federazione è andata per vie legali fino a vincere la causa e ottenere un’indennizzo di oltre 200mila euro per le esclusioni patite negli ultimi anni dalla giocatrice bergamasca. Che, anche nelle ultime ore, ha avanzato la propria candidatura (ovviamente non considerata) a vestire l’azzurro a Rio 2016 visto il gorgo in cui è caduta Viktoria Orsi Toth, naturalizzata di nascita ungherese “pizzicata” all’antidoping alla vigilia della partenza per il Brasile.
A quel punto la federazione, che si guarda bene di richiamare Cicolari, ha scelto per Rio un’altra naturalizzata e cioè Becky Perry. Nata in California, cresciuta in Texas, già protagonista in Serie A anche con la maglia di Busto Arsizio, la bella Becky non ha però i requisiti minimi per disputare i Giochi, perché non ha partecipato a un numero sufficiente di tornei internazionali di beach volley. Incredibile che lo staff azzurro non lo sapesse, ancor più incredibile pensare che abbia voluto forzare i regolamenti.
E così, a quanto pare, per il Brasile partirà la 27enne perugina Giombini, specialista – lei sì – del beach volley e compagna di formazione proprio di Perry in questa stagione. Peccato che Giombini – che non ha ovviamente alcuna colpa dell’accaduto – con l’altra titolare Marta Menegatti abbia giocato soltanto un paio di tornei under 23 tra il 2009 e il 2010, un’era geologica fa. In tutto ciò, è bene ricordare che all’esordio contro il Canada mancano appena 4 giorni, roba che le giocatrici dovrebbero già iniziare il riscaldamento e invece non si sa ancora da chi è composta la squadra.
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