Un romanzo a colpi di post, così Facebook promuove la lettura

La casa editrice Frassinelli del gruppo Mondadori da qualche giorno sta pubblicando a puntate sulla sua pagina Facebook il primo capitolo del nuovo libro di David Mitchell, "I custodi di Slade House"

Avarie

L’idea ha alla base un concetto abbastanza semplice: se la gente legge sempre meno e frequenta sempre di più facebook, perché non gettare “esche” proprio là, dove il mare è più popolato di potenziali lettori?
L’esperimento sta funzionando e lo ha messo in atto una casa editrice Frassinelli del gruppo Mondadori : da qualche giorno sta pubblicando a puntate sulla sua pagina Facebook  il primo capitolo del nuovo libro di David Mitchell, lo scrittore inglese noto per Cloud Atlas.

Il romanzo di Mitchell s’intitola I custodi di Slade House” e il 5 agosto alle ore 10 è apparsa su Facebook la prima di trenta parti del  capitolo numero uno, che recita così: «Qualsiasi cosa stesse dicendo la mamma è stata soffocata dal rombo fuligginoso dell’autobus che si allontana rivelando, dietro di sé, un pub che si chiama The Fox and Hounds, la volpe e i segugi».

Il romanzo tratta di un insieme di cinque favole gotiche ambientate a intervalli regolari dal 1979 a oggi tra le vie di Londra, dove ogni nove anni, l’ultimo sabato di ottobre, due gemelli vampirizzatori di anime invitano una persona speciale a casa loro: un adolescente precoce, un poliziotto fresco di divorzio, un timido studente universitario… Cosa succeda dopo è il mistero di Slade House.

Ora (venerdì 19 agosto) siamo a quota 15 posti, ne mancano ancora 15.  I custodi di Slade House uscirà in libreria il 6 settembre per Frassinelli ma l’editore è già molto soddisfatto dei risultati: la pagina Facebook ha circa diecimila fans e i singoli post non hanno molti like e condivisioni, sembra ancora un esperimento “di nicchia”, ma l’idea è comunque davvero molto buona e innovativa.

Potrebbe davvero essere un nuovo modo per diffondere la lettura? Può essere, tutto serve a catturare lettori e la contaminazione dei sistemi di comunicazione è ormai essenziale. Chiedetelo ad Alessandro Baricco che ha cominciato anche ad usare Snapchat e scrive su Facebook: “Oggi su Snapchat c’è la prima storia fatta di due fotografie di @bariccoale. Resterà lì per 24 ore e poi scomparirà. Come una specie di intermittenza. Ed è singolare, perché un’intermittenza è anche quella che vuole raccontare: “un pixel che si brucia d’improvviso, un minuscolo passaggio a vuoto di una qualche regolarità: un pezzetto mancante di mondo”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Agosto 2016
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