Via Sempione, il parcheggio cambia
Nessuna copertura verde, costa troppo. Novità sul piano interrato, dove saranno riservati stalli aperti ai professionisti
Si va avanti spediti sul parcheggio di via Sempione, progetto che da anni impegna il comune, confermato dall’amministrazione Galimberti. I lavori partiranno nel 2017, costeranno circa 4 milioni, e una volta conclusi doteranno la città di un parcheggio di cintura al centro storico da circa 300 posti auto (50 riservati e 250 pubblici).
L’importanza dell’opera, oggi in fase di progettazione, è enorme: nelle intenzioni di sindaco e assessori dovrebbe servire anche alla chiusura del parcheggio di via Verdi (eliminare le auto nei parchi è uno degli obiettivi della giunta) e a pensare una nuova zona pedonale nelle via Robbioni e Speri Della Chiesa, per rivitalizzare i comparti e far rifiorire una vita civile nella zona. Nel precedente consiglio comunale, solo il Movimento 5 Stelle aveva votato contro.
(il rendering nella foto)
Nei giorni scorsi l’amministrazione ha incontrato i progettisti incaricati della redazione del progetto del Parcheggio di Via Sempione per concordare alcune modifiche alla versione iniziale: l’obiettivo è quello di ridurre il più possibile i costi e di dotare la città di un ampio parcheggio a servizio del centro cittadino.
Le novità riguardano il piano interrato. I box auto vengono integralmente sostituiti da stalli aperti e disponibili per la locazione dei residenti e professionisti della zona e per alcune categorie particolari (dipendenti comunali ad esempio).
Sono state poi concordate delle modifiche interne che ridurranno i costi preventivati.
Infine è stata prevista rispetto all’idea iniziale la sistemazione dell’area attorno all’ex Ufficio di Igiene al fine di realizzare un passaggio pedonale tra Via Benedetto Marcello e via Speri della Chiesa. L’intenzione del Sindaco Galimberti e dell’Assessore Civati è quello di favorire il rilancio di un’area centralissima ma depressa, come quella di via Robbioni-Via Speri della Chiesa.
E’ stata invece scartata la possibilità di una “copertura verde” dell’edificio a causa dei costi elevati (almeno 250mila euro), così come la realizzazione di un multipiano integralmente interrato: a pochi metri dal terreno passa infatti la falda acquifera e i costi dell’opera si sarebbero alzati.
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