Addio al pugile buono che faceva attraversare i bambini

Si è spento questa mattina dopo una malattia di sei mesi Gianni Capretti: un personaggio unico che il paese amava

Azzate, varie

Con la sua pettorina gialla, la paletta e i baffoni aspettava i bambini fuori da scuola e si assicurava che attraversassero senza correre pericoli. Lui era così “una sicurezza” per il paese, di più una certezza.

Oggi Gianni se ne è andato, lasciando  un vuoto che il paese non colmerà, perché quello spazio era e resterà solo suo. 

Avrebbe dovuto festeggiare 70 anni giusto ieri domenica 25 settembre: una malattia durata quasi sei mesi lo ha portato via questa mattina, lunedì.

Senz’altro tra i personaggi più conosciuti in Azzate Gianni Capretti era ovunque ci fosse bisogno di una mano.

Guardiacaccia e presidente della sezione cacciatori di Azzate nonché presidente della locale sezione dei carabinieri in congedo, era un fervente sostenitore della Lega.

Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega Nord al Pirellone ha scritto: “Ci ha lasciati Gianni Capretti, un uomo che ha dato moltissimo al suo paese natale, Azzate, prestando sempre il suo impegno e il suo altissimo senso civico in favore della comunità.
Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia, non potendo esimermi dal ricordare la passione messa al servizio della Lega Nord, anche da consigliere comunale, la stessa che gli aveva consentivo in gioventù di raggiungere traguardi importanti nel mondo della boxe. Azzate ha perso oggi un pezzo della sua storia.”

Per anni, e con qualsiasi tempo, munito di paletta e cappello assicurava il passaggio dei ragazzi che dovevano transitare per le scuole elementari e medie scherzando con tutti da sotto i suoi baffoni grigi.

È stato anche consigliere di maggioranza durante la passata amministrazione comunale dove si occupava del territorio e della manutenzione delle strade.

Capretti, AzzateEra il buono del paese, la “cattiveria” l’aveva messa tutta in gioventù, come pugile, per raggiungere i livelli massimi della boxe stendendo al tappeto non pochi avversari coi suoi pugni veloci e precisi .

A cavallo tra gli anni 60 e 70 aveva raggiunto l’apice della carriera pugilistica nelle categorie Leggeri e Superleggeri: campione italiano, medaglia di bronzo a Bucarest nel ’69 nel campionato dilettanti,  nel 1971 aveva partecipato ai mondiali ed ai Campionati europei di Madrid dove conquistò la medaglia di bronzo. Ai Giochi del Mediterraneo, che si disputarono in Turchia, conquistò la medaglia d’oro nella categoria Superleggeri. Fu anche campione Mondiale Militare 1972.

E non mancò di combattere con onore anche alle Olimpiadi di Città del Messico (1968 ) e di Monaco di Baviera (1972) .

Ma non è il Gianni campione che le nuove generazioni di azzatesi ricorderanno: loro ricorderanno i suo baffi,  la sua paletta e la sua presenza discreta e costante.

I funerali si svolgeranno domani, martedì 27 settembre alle ore 16 nella chiesa parrocchiale di Azzate.

Oggi per Azzate è una giornata di tristezza e lutto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2016
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