Al Chiostro di Sant’Abbondio si incontrano Italia e Giappone

"L’immagine del Giappone nella cultura italiana fra Otto e Novecento” è il titolo del convegno in programma il 6 ottobre

Avarie

Giovedì 6 ottobre, a partire dalle ore 14, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi dell’Insubria a Como (Chiostro di Sant’Abbondio, Via S. Abbondio 12) si terrà il convegno “L’immagine del Giappone nella cultura italiana fra Otto e Novecento”.

Organizzato dal Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria, il convegno si svolge nell’ambito delle manifestazioni promosse per il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Giappone, col patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia e del Comune di Como.

I contenuti del convegno – La percezione del Giappone nella cultura europea del Novecento avvenne in modo diretto e indiretto. Da una parte vi furono i resoconti e le immagini raccolte da diplomatici, militari e viaggiatori, che si addentrarono alla scoperta di un paese e di un universo culturale che sembrava ai loro occhi uscire improvvisamente da un lungo e raffinato medioevo. Dall’altra una profusione di opere d’arte – dapprima stampe xilografiche, poi sculture e opere d’arte applicata – che offrirono soluzioni innovative e inattese prospettive ai linguaggi espressivi dell’Occidente e a una generazione di artisti che cercavano strade per fuoriuscire dalle estetiche del realismo e della mimesis. Se è vero che il «Giapponismo» – come nel 1872 Philippe Burty battezzò l’influenza della civiltà e dell’arte giapponese sulla cultura occidentale – fu un fenomeno in primo luogo francese, non si può negare che esso esercitò un profondo e duraturo ascendente anche sul pensiero e sulle estetiche degli altri paesi europei. Nella cultura di un’Italia appena uscita dalle vicende risorgimentali, nonostante le resistenze di una visione fortemente classicista, il fascino del Giappone si consolidò in modo duraturo nell’immaginario collettivo e produsse una serie d’interessanti esiti.

In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Giappone, il convegno intende esplorare alcuni dei principali ambiti in cui si configurò in Italia l’immagine del Giappone, in particolare attraverso la presentazione delle vicende personali e delle fonti storiche e iconografiche da cui tale immagine prese le mosse. Oltre che rivolgersi agli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria, il convegno inaugura la nuova serie di appuntamenti che il Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali desidera indirizzare al più vasto pubblico degli appassionati d’arte e cultura.

Il Convegno sarà introdotto dal Prof. Giuseppe Colangelo, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi dell’Insubria, dal Sindaco di Como, Mario Lucini e dalla Direttrice del Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali (CSBC).

Le relazioni introduttive saranno dell’Ambasciatore del Giappone in Italia, S.E. Umemoto Kazuyoshi e del Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Prof. Antimo Cesaro.

Il Convegno sarà diretto e moderato dal Prof. Francesco Paolo Campione, docente di Antropologia culturale dell’Università degli Studi dell’Insubria e autore di numerosi studi sull’arte e la fotografia giapponese, con la collaborazione della Prof.ssa Maruyama Keiko, docente di lingua giapponese dell’Università degli Studi dell’Insubria.

Gli otto relatori sono esperti di livello internazionale, docenti in università italiane e straniere, e curatori di musei d’arte orientale, che affronteranno il tema in questione da diverse prospettive disciplinari, cercando di restituire il valore di una documentazione d’insieme, a oggi poco trattata e valorizzata dalla ricerca e dalla pubblicistica scientifica.

Il Convegno è reso possibile dalla collaborazione scientifica e dal sostegno economico e organizzativo della Fondazione Alessandro Volta di Como, della Fondazione «Ada Ceschin e Rosanna Pilone» di Zurigo, dell’Istituto Europeo di Design/Accademia di Belle Arti «Aldo Galli» di Como e del Museo delle Culture di Lugano.

Il Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali – Il CSBC è un centro di ricerca scientifica dell’Università degli Studi dell’Insubria. Istituito nel 2005 ha sede a Como, a Palazzo Natta. Del CSBC fanno parte professori, ricercatori ed esperti che lavorano nel campo delle scienze dei beni culturali e della simbolica politica. Nelle scienze dei beni culturali rientrano tutte le discipline che studiano le qualità concrete fisiche e chimiche dei materiali che compongono i beni culturali ma anche quelle che studiano i beni culturali da un punto di vista economico, giuridico, storico, artistico e antropologico. Nella simbolica politica rientrano le discipline che studiano gli strumenti e le manifestazioni che orientano la vita sociale e politica anche con il concorso di elementi attinti all’immaginario collettivo.

Il CSBC: organizza seminari, convegni, corsi specialistici; raccoglie dati e materiali anche bibliografici; cura la diffusione di contributi scientifici a stampa, utilizzando anche strumenti multimediali. Il Centro ha inoltre abituali rapporti di collaborazione con altre istituzioni accademiche e non accademiche di alta rilevanza scientifica, in ambito nazionale e internazionale, anche al fine di costruire reti, raggruppamenti, consorzi in grado di sviluppare progetti di interesse nazionale e internazionale.

Il Consiglio scientifico del CSBC è composto da Paolo Bellini, Francesco Paolo Campione, Giuseppe Colangelo, Laura Rampazzi e Stefano Serra Capizzano.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Settembre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.