Chiesti sequestri per tre milioni agli ex-vertici della cooperativa Primavera

La Guardia di Finanza ha minuziosamente ricostruito l'ammontare del denaro sottratto in termini di contributi Inps e di Irpef non versato tra il 2009 e il 2012 con la truffa dei cedolini architettata da Magarò

Evasione fiscale Gallarate

La vicenda di cui vi abbiamo dato conto nella giornata di ieri, mercoledì, in cui la Guardia di Finanza ha annunciato la richiesta di sequestri di beni per un ammontare di 3 milioni a sette dirigenti di una cooperativa accusati di truffa allo Stato (nello specifico l’Inps) ed evasione dell’Irpef, altro non è che un nuovo troncone dell’indagine del 2012 che ha investito la cooperativa Primavera.

Quello presentato ieri non è altro che la quantificazione minuziosa del patrimonio illecitamente costituito da parte di tutti gli indagati nel periodo tra il 2009 e il 2012 e per i quali sono arrivati i patteggiamenti di tre impiegate, le condanne di Quintino Magarò e Riccardo Macchi mentre era stato assolto l’allora presidente Claudio Marelli, in appello a gennaio scorso.

La Procura ha dunque chiesto il sequestro di 18 immobili e quote societarie riconducibili agli indagati.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Settembre 2016
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