Crack La Quiete e Capolago, a giudizio i Polita e altri dieci

Giunge ad una svolta la vicenda dei fallimenti della clinica La Quiete e dell'hotel di Capolago. Il Gup ha rinviato a giudizio i due fratelli e altre dieci persone ma ha assolto l'avvocato Anselmo

Tribunale Varese

I fratelli Sandro e Antonello Polita sono stati rinviati a giudizio dal Giudice per  l’udienza preliminare  Stefano Sala per i crack dell’hotel di Capolago (all’asta) e della clinica “La Quiete” (passata nelle mani di nuovi proprietari estranei a i fatti), insieme ad altre 10 persone tra le quali anche un ex-finanziere accusato di aver passato informazioni sulle indagini mentre queste erano in corso.

La decisione è arrivata dopo la sospensione ottenuta in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione sulla richiesta da parte dei principali indagati che avevano chiesto la remissione del processo in altra sede giudiziaria in quanto ritenevano che il Tribunale di Varese fosse un ambiente ostile.

La suprema corte ha rigettato la richiesta dei Polita e il Gup ha rinviato tutti a giudizio tranne l’avvocato Fabio Anselmo, legale molto conosciuto a Varese e in Italia per aver difeso la famiglia di Giuseppe Uva, per una vicenda marginale che riguardava una presunta falsa fatturazione. A carico degli imputati, il processo inizierà il 15 dicembre, il pubblico ministero ha ipotizzato reati che vanno dall’associazione a delinquere alla bancarotta fraudolenta.

L’indagine era stata avviata dal sostituto procuratore Agostino Abate al centro di un acceso scontro proprio con i fratelli Polita.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Settembre 2016
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