La Zattera teatro sbarca in Ghana a caccia di sorrisi

Martin Stigol e Noemi Bassani si sono uniti alla compagnia dei "teatri del Mondo" di Porto Sant'Elpidio per portare l'arte del teatro tra i bambini di un orfanotrofio

pupazzi

Sono partiti. Con tanta ansia, ma anche aspettative e progetti. Martin Stigol e Noemi Bassani del progetto Zattera Teatro sono decollati da Malpensa questo pomeriggio in direzione Lisbona. Qui si sono uniti a una compagnia particolare di teatranti per poi raggiungere Abor in Ghana e partecipare al progetto “I teatri del Mondo”.

Direttore della manifestazione è Marco Renzi , da anni motore di iniziative culturali  a Sant’Elpidio e nel territorio fermano. Tra i tanti progetti, c’è questo dell’internazionalizzazione del teatro: compagnie vengono in Italia da tutto il mondo, ma anche gruppi e animatori culturali del nostro paese viaggiano verso mete inedite. Per il settimo anno, “teatro del mondo” cerca di portare spettacoli in realtà spesso difficili, disagiate. Il teatro viene inteso come veicolo di riscatto sociale, un mezzo per ridare fiducia e speranza, soprattutto tra i bambini.

Così le due anime del Progetto Zattera, dopo aver promosso il teatro di strada in Albania, hanno abbracciato con entusiasmo questa nuova avventura che va alla ricerca delle situazioni in cui l’infanzia deve ancora lottare per veder riconosciuti i propri diritti di base. Si va dove non sono solo fame e povertà a mettere in difficoltà l’esistenza, ma spesso ci sono problemi sociali ben più profondi e drammatici.
Si parte per dare un’alternativa, per aiutare a costruire una risposta alla disperazione.

I sette protagonisti di questo viaggio saranno ospiti di un’associazione di Montegiorgio da anni attiva in Ghana: la Children’s land. Vivranno nell’orfanotrofio che l’associazione gestisce e coinvolgeranno i piccoli ospiti in un’esperienza teatrale. L’obiettivo di Martin e Noemi, e di tutti gli altri volontari, è quella di far riemergere in questi piccoli la spontaneità e  lo stupore  dell’infanzia.

Far nascere un seme per veder crescere una pianta, magari nella prossima edizione del festival “teatri del mondo” in Italia.

di
Pubblicato il 16 Settembre 2016
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