«Non chiudete il centro per l’impiego di Laveno»

In una lettera aperta l'appello del sindaco Gianpietro Ballardin ai nuovi amministratori provinciali che verranno eletti dopo il 15 ottobre. "Pensate casomai ad un potenziamento"

Avarie

Non è la prima volta che il sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin, sindaco di Brenta, scrive una lettera aperta sulla situazione dei centri per l’impiego.Questa volta,oltre ai dati sull’occupazione in Provincia, viene posto l’accento anche sul passaggio amministrativo del voto del nuovo Consiglio  Provinciale che avverrà a metà del prossimo mese.

Il 15 ottobre 2016 saranno rinnovati 16 consiglieri della Provincia di Varese che avranno il compito di affrontare le complesse problematiche che riguardano i cittadini e i comuni del territorio che la compongono, (fatte salve le indicazioni che usciranno dal referendum di dicembre).
A loro voglio porre un tema importante che sicuramente dovranno con urgenza affrontare e dalla quale soluzione dipendono molti dei destini delle persone che vivono oggi la grave situazione di disoccupazione lavorativa che, per quanto mi riguarda, fa riferimento alla condizione dei territori posti a nord della Provincia di Varese.

Il tasso di disoccupazione in provincia di Varese è passato dal 2,5 % del 2007 al 8,5% nel 2015 e riguarda circa 23.500 uomini e 12.500 donne mentre il tasso di disoccupazione giovanile è del 39%

Il supporto a chi è senza, o ha perso il lavoro è condizione principale se vogliamo dare un senso alle politiche per il lavoro.
Gli strumenti, che come società dobbiamo mettere in azione per fronteggiare questa emergenza sono fondamentali per creare sinergie territoriali e favorire l’incontro tra domanda e offerta per le utenze di difficile collocamento, in quanto hanno una ridotta scolarizzazione o una insufficiente specializzazione, che il più delle volte sono considerate elementi di difficoltà per un possibile inserimento lavorativo anche dalle agenzie private.

I centri per l’Impiego sono in questo senso una risorsa fondamentale in quanto oltre che a certificare lo stato di disoccupazione hanno come obbiettivo principale quello di favorire l’incontro tra la condizione del disoccupato e il mondo del lavoro.
Le attività svolte dai Centri per l’impiego sono completamente gratuite sia per il disoccupato che per le aziende e sono articolate in:

-consulenza e orientamento per il disoccupato
-preselezione e ricerca di manodopera per le aziende
-promozione, avvio e controllo di tirocini presso aziende
-avviamento negli enti pubblici
-dote unica di lavoro quale insieme di attività di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro
-garanzia giovani in riferimento ad un insieme di attività che si rivolgono al mondo giovanile
-patto di servizio personalizzato quale insieme di attività che impegnano il disoccupato e l’operatore dei centri per l’impiego.

Queste attività rientrano nella condizione operativa volta ad affrontare attraverso i percorsi di politica attiva la ricerca del lavoro

In Provincia di Varese esistono 8 centri per l’impiego:
Varese, Gallarate, Busto, Saronno, Tradate, Laveno Mombello, Luino e Sesto Calende che, però di fatto è già stato chiuso.

In particolare il centro di Laveno Mombello offre servizio a 18 comuni più altri 7 comuni che si sono aggregati dopo la chiusura di Sesto Calende per un totale che nel bacino di utenza vede coinvolti circa 60/70.000 abitanti operando su un raggio di azione che va da un minimo di 10 ad un massimo di circa 25 km.
L’utenza che usufruisce di informazioni presso l’ufficio e/o servizio telefonico di Laveno Mombello è di circa 11.000 lavoratori anno con un tasso di frequenza media presso l’ufficio di 40 persone giorno con punte di 80 persone giorno in particolari periodi dell’anno.

Ma non sono solo i numeri a definire l’importanza della presenza sul territorio di un così importante servizio.

Dare supporto e servizi qualificati oltre che speranza a chi la speranza l’ha persa insieme al proprio lavoro, rimane forse una delle poche certezze che tiene legate queste persone alla società civile. Senza questo rimane solo la disperazione, il senso di abbandono e molto spesso la solitudine.

Questi servizi non solo non dovrebbero essere ridimensionati ma potenziati e resi più efficienti con maggiori strumenti tecnologici e normativi.
Il mondo del lavoro, nelle sue molteplici sfaccettature, dovrebbe essere maggiormente supportato e convolto attraverso una capacità indirizzata positivamente da una politica intelligente e lungimirante che individua in questa condizione una possibilità di utilizzo e una predisposizione degli strumenti necessari ad un percorso di aiuto, soprattutto in un periodo così drammaticamente difficile per la vita di queste persone.

Con la ventilata chiusura del centro di Laveno Mombello, tutta la parte sud ovest della Provincia rischia di avere pesanti ripercussioni in quanto l’utenza dovrà raddoppiare i chilometri per recarsi ad un altro centro.
Considerato poi che tutti i disoccupati si devono iscrivere on line sul portale della Regione Lombardia, per poi presentarsi obbligatoriamente negli uffici per la stipula del patto di servizio per il percorso di politica attiva del lavoro che prevede quattro incontri presso il centro per l’impiego, questo elemento, quello della distanza chilometrica, rischia di creare un ulteriore situazione di difficoltà in quanto chi non si presenta a questi incontri verrà poi cancellato dalle liste ed inoltre i percettori di disoccupazione si vedranno decurtata la possibilità di percepire un’indennità.

Il centro per l’impiego di Laveno Mombello, per le potenzialità che ho evidenziato, presenta tutte le caratteristiche per assumere un ruolo molto determinante nelle politiche del lavoro, mentre potrebbero essere delegate l centro di Luino tutte le funzioni di recapito, considerata la condizione territoriale e la condizione operativa interna ed esterna quale patrimonio operativo ed indicativo delle attività di questi anni. Considerato ad esempio che a Luino potrebbero funzionare tutte le attività inerenti l’avvio dei patti di servizio, quale strumento utilizzato dai  HYPERLINK “https://it.wikipedia.org/wiki/Centro_per_l%27impiego” \o “Centro per l’impiego” centri per l’impiego per formalizzare un accordo con disoccupati ed occupati sul progetto personale scelto, sia esso di sostegno all’inserimento lavorativo, sia di supporto attraverso la partecipazione ad un percorso formativo.

Al contrario se si chiude il centro per l’impiego di Laveno Mombello e si trasferiscono tutte le attività a Luino si rischia di provocare un serio ed irreparabile danno in quanto l’utenza, per necessità ed evidente comodità dei mezzi di collegamento, si dovrà recare a Varese con ulteriori ricadute negative e di servizio a danno della già difficile condizione vissuta dalle persone disoccupate.

Il Sindaco del Comune di Brenta
Gianpietro Ballardin

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Settembre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.