Sorpresa al Verbania, i restauri scoprono le antiche decorazioni floreali

Motivi floreali e scritte risalenti all’inizio del 900’ sfuggite alle analisi stratigrafiche iniziali verranno recuperate. Miglio: «Luogo magico che tornerà punto d’incontro dei Luinesi»

Scoperta inaspettata a Palazzo Verbania

Sono passate migliaia di persone da Palazzo Verbania negli ultimi decenni: mostre, incontri pubblici, dibattiti. E loro se ne stavano la sotto, custoditi dai controsoffitti che non lasciavano immaginare al visitatore quale ricchezza potesse nascondersi (nella foto, Palazzo Verbania com’era nel 1904).

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Magnolie, motivi floreali dipinti che immergevano il visitatore in un ambiente dove terra e lago si incontrano non solo metaforicamente, e che davano l’idea di come la natura regni sovrana qui in riva al Verbano.
Tutto questo è recentemente venuto alla luce quasi per caso, proprio nel corso dei lavori di ristrutturazione che presto riconsegneranno Palazzo Verbania alla città.

Si tratta di un interessante apparato decorativo sui soffitti e sui risvolti delle pareti, facenti parte dell’impianto originario della costruzione che risale al 1904, come risulta dalle valutazioni della responsabile dei lavori, l’architetto Patrizia Buzzi.

In particolare al piano terra e al piano primo, in corrispondenza delle parti “comuni” di rappresentanza – zona ingresso e “sbarco scala” – sono emersi motivi floreali che sono stati valutati dalla Soprintendenza di buona qualità e assolutamente degni di recupero.
E’ stata inoltre rilevata nella Ex Sala Marmi al piano terra la presenza di tracce dell’insegna “Caffè Ristorante” leggibile nelle cartoline d’epoca, che sarà restaurata a testimonianza storica.

Una vera e propria sorpresa, insomma, per questo edificio di importanza strategica per il rilancio culturale e turistico della città poiché una volta ultimato il recupero, il progetto prevede il mantenimento degli spazi espositivi al piano terreno e la sala conferenze, mentre al piano primo sono previste attività di caffetteria e/o ristorazione in grado di valorizzare il terrazzo sopra la sala conferenze.
Al piano secondo gli spazi ospiteranno gli archivi di Vittorio Sereni e Piero Chiara con i laboratori.

«Questi ritrovamenti sono incredibilmente interessanti perché riprendono i rami di magnolia in ferro battuto presenti sulla scala – spiega l’assessore Alessandra Miglio con delega allo sviluppo economico e agli edifici storici . Quando venne costruito, nel 1904, Palazzo Verbania non aveva piante di questo genere, che vennero invece posate successivamente e che ancora oggi fanno parte dell’ornamento del parco».

Parco, tra l’altro, che fungerà da raccordo con l’accesso al lago nella parte di riva dell’Associazione Velica.
«Finiti i lavori di ristrutturazione al Verbania ripristineremo l’accesso alla spiaggia dell’Avav: abbiamo un accordo con l’associazione velica per riaprire questo percorso e fra non molto partirà la gara per le progettazioni dell’area esterna – aggiunge l’assessore – . Il ritrovamento di queste antiche decorazioni arricchisce il fascino culturale di questo luogo, sottoposto ad un ampliamento negli anni Venti e che contiene “in pancia” il modello originario, del 1 904. Aver avuto il privilegio di frequentare palazzo Verbania durante i restauri mi ha permesso di stupirmi ogni volta, dei poter apprezzare quanto questo luogo sia bello. La terrazza sul lago, la possibilità di bersi un caffè con un panorama splendido rappresenterà un’attrattiva unica per i turisti, ma soprattutto per i lunensi che si approprieranno nuovamente di un posto che dagli anni 70’ è stato al centro della vita culturale e sociale della città».

Nel 1971 infatti l’albergo Verbania cessò l’attività e dal 1975 l’edificio divenne sede del locale Civico Centro di Cultura; sempre all’inizio degli anni 70’ trovo posto qui la biblioteca civica e i saloni al piano terreno vennero utilizzati come centro espositivo e per dibattiti.

La svolta per la valorizzazione arrivò nel 2014 col passaggio dell’immobile dal demanio al Comune e col finanziamento di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia che permise l’inizio dei lavori di restauro.

La scoperta dei nuovi affreschi potrebbe comportare un allungamento del termine della fine dei lavori, prevista per l’autunno. Un tempo ragionevole per aver a disposizione il recupero di decorazioni originali che arricchiranno gli ambienti.

Una scoperta che arriva a pochi giorni dalla scomparsa di una figura centrale della cultura luinese, Piera Corsini, a cui il sindaco aveva nei giorni scorsi rivolto parole di riconoscenza per il suo contributo alla città: «A lei intendiamo dedicare la ristrutturazione in corso di Palazzo Verbania, opera che Piera Corsini ha sempre invocato con appelli accorati all’Amministrazione Comunale. Realizzeremo così il suo sogno».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Settembre 2016
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