Al via lo screening della vista per i bimbi dai 6 ai 30 mesi

II Lions Club Solbiate Arno Valle Arno ripropone il «Progetto Elisa», per la prevenzione Primaria dell’ambliopia, patologia dell’occhio pigro

ambliopia : occhio pigro

Lions Club Solbiate Arno Valle Arno con il patrocinio del Comune di Solbiate Arno ripropone il  «Progetto Elisa», per la prevenzione Primaria dell’ambliopia, patologia dell’occhio pigro

Cosa è L’Ambliopia (Malattia dell’occhio pigro) ?
È una condizione in cui la funzione visiva di un occhio è ridotta o assente senza che ci siano stati dei danni oculari organici. Si tratta di una patologia che si sviluppa in età pediatrica, consistente in un deficit dell’apparato visivo: il cervello, non riuscendo a interpretare correttamente le informazioni che giungono ad esso da un occhio, ne “disattiva” i segnali progressivamente fino al completo azzeramento con conseguente perdita del visus. Nei bambini il danno è generalmente reversibile, con relativa facilità se diagnosticato entro i primi anni, ma con il passare del tempo le difficoltà di ottenere un esito positivo aumentano e ciò comporta oltre al grave danno psicofisico al paziente, un notevole aggravio economico per le famiglie e la società.

Cosa comporta l’ambliopia?
Se non corretta per tempo può causare la perdita della capacità visiva di un occhio. Ciò significa che viene meno la visione binoculare, cioè la capacità di vedere in modo tridimensionale: non si riescono più ad apprezzare la profondità e le distanze degli oggetti.

Cosa deve fare il genitore?
Per un genitore è molto difficile accorgersi se uno dei due occhi vede di meno. È quindi indispensabile che venga effettuata una visita medica oculistica in età pediatrica, ovvero il prima possibile. Questo perché il modo migliore per affrontare l’ambliopia è prevenirla, cioè intervenire sulle cause che possono provocarla. Parleremo quindi di prevenzione primaria. L’utilizzo dei moderni apparecchi scientifici in grado di rilevare i difetti di rifrazione anche in soggetti non collaboranti, permette di stabilire precocemente la possibilità di insorgenza della patologia.

Quanto è diffusa questa patologia?
Gli studi statistici mondiali hanno permesso di stabilire che una percentuale media di circa il 3-4% dei nuovi nati svilupperanno l’Ambliopia se non trattati convenientemente.

Come si può intervenire?
La metodologia di intervento, che si è rivelata proficua, essendo ormai applicata da alcuni anni sul territorio con risultati eccellenti, si basa su un protocollo di intervento denominato “Progetto Elisa”, consistente in uno screening pediatrico primario (prima della insorgenza della patologia) della popolazione infantile. La classe di età su cui operare in genere è quella compresa fra i sei/otto mesi e i 24 mesi di età. L’apparecchio utilizzato è un Autorefrattometro Pediatrico Binoculare che permette all’operatore, in pochi secondi, senza alcun costo a carico delle famiglie ed alcun intervento invasivo sul piccolo paziente, di procedere all’esame della vista del soggetto esaminato rilevando le eventuali anomalie.

Chi realizza lo Screening?
L’intervento ad opera di uno o più Club Lion, prevede due metodologie di azione. La prima considera il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali che attraverso le Anagrafi possono facilmente individuare e convocare le famiglie per lo screening. La seconda invece prevede di visitare i bambini direttamente presso gli Asili nido e le Scuole dell’infanzia. Per ognuna delle due ipotesi si sono studiati percorsi specifici.

Dal 29 ottobre  sarà avviato lo screening gratuito della Vista per i bambini dai 6 ai 30 mesi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2016
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