Consiglio provinciale, é pareggio ma governa il centrosinistra

Otto consiglieri a testa, ma il Presidente é Gunnar Vincenzi del centrosinistra. Decisiva la lista degli ex Ncd

Elezioni provinciali 2016

Finisce 8 seggi a 8 l’elezione per il consiglio provinciale: un pareggio che però significa vittoria per il centrosinistra perché il presidente Gunnar Vincenzi, in carica ancora per due anni, vota con il centrosinistra e dunque consente ai sindaci che fanno riferimenti al PD di governare da una posizione di maggioranza l’ente di Villa Recalcati.

Per la maggioranza uscente si tratta di un piccolo arretramento, un seggio in meno, ma comunque di un successo. La lista Civici e Democratici guidata dall’assessore di Cunardo Paolo Bertocchi del PD ottiene 6 seggi e gli alleati della Lista Esperienza Civica ne avranno 2. Questi ultimi sono guidati da esponenti dell’ex Ncd che hanno deciso di restare nella coalizione di centrosinistra anche se il partito a cui facevano riferimento, l’NcD di Raffaele Cattaneo,  é tornato a destra. Gli ex amici di Cattaneo hanno ottenuto due seggi. Il vero centrodestra invece ottiene 4 seggi con la Lega Nord, uno in più di due anni fa, 3 con Forza Italia e 1 alla lista dell’area popolare Ncd ribattezzata Insieme per una provincia Civica,  che esprimeva il vicepresidente della provincia della passata amministrazione, Giorgio Ginelli sindaco di Jerago con  Orago.

Proprio la costituzione di una lista come Esperienza Civica e la decisione di alcuni di loro di non tornare a destra con Raffaele Cattaneo permette al Centrosinistra di rimanere maggioranza a Villa Recalcati,  nonostante le grandi città che esprimono voti più pesanti come Saronno, Gallarate e Busto Arsizio siano in questi due anni passate al centrodestra.

Nel centrosinistra traspare una certa soddisfazione, così come in Esperienza Civica, un raggruppamento davvero eterogeneo che univa persone come Stefano Malerba il Presidente comunale della Lega Civica di Varese e il sindaco di Viggiù Antonio Banfi, politicamente vicino alla destra ex An.

L’affluenza è stata buona, il 78% dei consiglieri e sindaci votanti, e l’85% dei voti ponderati (il meccanismo per cui il voto dei rappresentanti dei comuni più grandi vale di più).

I COMMENTI

Il primo commento arriva dal segretario provinciale del Pd Samuele Astuti: «Il risultato per la lista lista Civici e Democratici è positivo. La squadra di amministratori proposta dà rappresentanza dell’intero territorio provinciale. Il risultato di questa sera ha premiato un modo di amministrare che, a prescindere dal colore politico,  mette al centro l’attenzione per il territorio e la centralità delle comunità. Ora il compito del nuovo Consiglio Provinciale, sotto l’egida del Presidente, sarà rafforzare sempre più la rete di amministratori che puntino a un ridisegno complessivo del nuovo Ente con la costruzione  delle aree omogenee, da considerare come l’ambito ottimale di gestione di servizi sovraccomunali, soprattutto alla luce di quello che sarà l’esito del referendum costituzionale».

Così ha reagito, invece, Giuseppe Longhin, consigliere provinciale della Lega Nord: «Consiglio provinciale a sinistra? Se passare da 7 a 6 consiglieri viene considerata una vittoria allora tutte le mie precedenti considerazioni sul fatto che questa amministrazione non sa far di conto, vedi bilanci e decreti ingiuntivi ricevuti, sono confermate. Si parla di Provincia a sinistra senza considerare i 5000 e più voti portati alla lista dai candidati Tamborini (poi eletto) e Banfi che di sinistra certo non sono, Banfi in particolare è iscritto a Orizzonte Ideale, movimento di estrema destra. Questa e’ l’ulteriore prova della iniquità della Legge Del Rio: amministratori eletti dai cittadini perchè di destra che poi si schierano a sinistra. Altra conferma dei problemi causati dall’amministrazione Vincenzi, l’assenza al voto dei comuni sotto i 3000 abitanti, quelli più bistrattati dalla SUA (Società Unica Appaltante) e in stallo da mesi per i rallentamenti nell’assegnazione dei bandi. Vincenzi governa senza numeri se non con quelli di opportunisti dell’occorrenza e questo può solo continuare a far del male al territorio. Aggiungo inoltre che la non riconferma della consigliera Cavalotti, l’inventrice del buco in Provincia, e’ da leggere come altro segnale della poca credibilita’ di questa amministrazione».

Anche Davide Borghi, segretario della Lega Nord di Saronno, ha commentato i risultati: «Sono orgoglioso dell’elezione a consigliere provinciale del leghista saronnese Carlo Pescatori. Siamo riusciti ad eleggere un rappresentante della Città all’interno del consiglio provinciale. Pescatori rappresenterà con particolare attenzione tutti comuni del saronnese dai quali ha ricevuto un fondamentale supporto per l’elezione».

Commenta così il neo eletto Carlo Pescatori: «Sono molto contento per la fiducia ricevuta dai consiglieri che mi hanno votato e che ringrazio. Il mio compito sarà di difendere il territorio saronnese e di vigilare sul lavoro della presidenza a guida centro sinistra al fine di tutelare sempre gli interessi di tutti i cittadini della Provincia di Varese».

 

Gli eletti:

Civici e Democratici

Paolo Bertocchi, assessore Cunardo

Valerio Mariani, presidente consiglio comunale Busto Arsizio

Giuseppe Licata, sindaco Lozza

Luca Paris, consigliere Varese

Carmelo Lauricella, consiglieri Gallarate

Cristina Riva, consigliere Ispra

Esperienza Civica

Marco Magrini, sindaco Cassano Valcuvia

Davide Tamborini, sindaco Mornago

Lega Nord

Giuseppe Longhin, consigliere Cavaria

Maurilio Canton, assessore Brebbia

Carlo Pescatori, consigliere Saronno

Marinella Colombo, consigliere Castellanza

Liberi per la Provincia di Varese

Aldo Simeoni, consigliere Gallarate

Giuseppe Taldone,  consigliere Luino

Marco Riganti, consigliere Solbiate Arno

Insieme per una provincia Civica

Giorgio Ginelli

I numeri

Al rinnovo del consiglio provinciale gli aventi diritto al voto erano 1.744 amministratori locali tra Sindaci e Consiglieri. Hanno votato in 1.369, ovvero il 78,5%. I voti ponderati utili erano 99.376 e hanno espresso il voto in 85.304, pari all’86%. Le schede bianche sono state 4 e 5 le schede nulle.

I comuni sono stati suddivisi in 5 fasce per numero di abitanti:
Fascia 1, comuni fino a 3.000 abitanti; Fascia 2 comuni da 3.001 a 5.000; Fascia 3 da 5.001 a 15.000; Fascia 4 da 15.001 a 30.000 e Fascia 5 oltre i 30.001.

Il consiglio provinciale sarà composto:
Partito Democratico (31.442), 6 consiglieri: Paolo Bertocchi (4.966), Valerio Mariani (3.966), Giuseppe Licata (3.523), Luca Paris (2.974), Carmelo Lauricella (2.911) e Cristina Riva (2.887).
Esperienza civica (10.478), 2 consiglieri: Marco Magrini (2.699) e Davide Tamborini (2.525)
Lega Nord (18.821), 4 consiglieri: Giuseppe Longhin (7.087), Carlo Pescatori (4.388), Marinella Colombo (2.819) e Maurilio Canton (2.165).
Liberi per la provincia di Varese (18.413), 3 consiglieri: Aldo Simeoni (4.428), Marco Riganti (4.150) e Giuseppe Taldone (1.987).
Insieme per una provincia civica (5.399), 1 consigliere: Giorgio Ginelli (3.829).

 

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 15 Ottobre 2016
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