Controlli al valico di Zenna, sequestrate armi e opere d’arte

Machete, pugnali ed alcune punte metalliche da avvitare sui dardi per balestra, ma non solo: ecco che cosa hanno sequestrato le Fiamme Gialle in quello che viene considerato un valico "minore"

Sequestri al valico di Zenna

Non si creda che il valico di Zenna sia più facile “da espugnare”. Non è così. Lo dimostrano le ultime operazioni compiute dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Varese, in servizio proprio al valico di confine in località di Zenna, nel Comune di Maccagno con Pino e Veddasca.

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Nei giorni scorsi sono stati numerosi i controlli effettuati nei confronti di persone che hanno attraversato la linea di confine con la Confederazione Elvetica.
Sequestri di armi, ma anche di opere d’arte e trasferimenti di grosse somme di denaro sono il risultato delle ultime operazioni dei Finanzieri.
Resta alta quindi l’attenzione dei militari della Guardia di Finanza di Luino che espletano servizio al valico turistico di Zenna il quale, pur essendo un valico minore dal punto di vista dei traffici commerciali, rimane di rilevante interesse per i militari, visto il notevole flusso turistico generato dalle attrattive del Lago Maggiore.

Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle, insieme al funzionario doganale, hanno controllato tre cittadini elvetici del Cantone Berna che, approfittando della confusione del mercato settimanale di Luino, stavano tentando di esportare, nascosti nell’auto, diverse armi da taglio tra cui un machete, tre pugnali ed alcune punte metalliche da avvitare su dardi per balestra.

Per i tre è scattata una denuncia penale per il porto di armi e oggetti atti ad offendere ed il sequestro degli oggetti rinvenuti, quali corpi del reato.

Due sono invece le persone che i Finanzieri di Luino hanno controllato alla frontiera, entrata Stato, che avevano con sé alcune opere d’arte. Subito sono scattati gli accertamenti di polizia che hanno permesso di scoprire che le opere d’arte erano state oggetto di furto. I due soggetti sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione e si è proceduto al sequestro delle opere d’arte.

Sono in corso, inoltre, accertamenti da parte delle autorità competenti, al fine di attribuire alle opere un valore e verificare se, dietro al reato di ricettazione, non si nasconda una forma di riciclaggio o di traffico di opere d’arte.

Continua, inoltre, anche il contrasto ad ogni forma di illecito in relazione alla corretta applicazione della Convenzione di Istanbul: infatti, nell’ultimo periodo sono state sequestrate due autovetture con targhe elvetiche, in quanto i conducenti delle stesse sono risultati cittadini italiani sprovvisti di delega da parte dell’Autorità Doganale competente per l’autorizzazione a circolare in Italia.

Infine, in relazione ai controlli transfrontalieri di valuta, dalla Svizzera all’Italia e viceversa, per importi che eccedono i 10.000 euro, sono stati intercettati flussi di denaro contante, sia in euro che in altre valute estere, per un controvalore complessivo di oltre 300.000 €.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2016
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