Curiglia laboratorio della Regione per i piccoli comuni delle valli

Il presidente della Regione Maroni in visita stamane in uno dei più piccoli comuni della Lombardia. Obiettivo: «Recupero e rilancio dei tanti luoghi splendidi ma meno conosciuti, che necessitano di interventi per attirare turismo e promuovere le loro bellezze»

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«Lo strumento utile per risolvere i problemi del Comune di Curiglia potrebbe essere quello dell’Accordo di Programma. Verificheremo se vi siano altri Comuni qui intorno con le stesse necessità, in quel caso si potrebbe pensare a un progetto più ampio, coinvolgendo altre Istituzioni, in un intervento che riguardi nel complesso la valle, con capofila il Comune di Luino».

Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, in visita al Comune di Curiglia con Monteviasco, accompagnato dalla consigliera regionale Paola Macchi, dal sindaco Ambrogio Rossi (al centro nella foto) e dal vice sindaco Giuliano Pitturito.

Presenti alla visita anche il vice sindaco di Luino Alessandro Casali (a destra nella foto) e il presidente della Comunità montana Valli del Verbano Giorgio Piccolo.

UN PAESE A RISCHIO ISOLAMENTO– Curiglia con Monteviasco è un piccolo comune di 189 abitanti nella provincia di Varese, al
confine con il Canton Ticino. Nel 1989 è stata inaugurata la funivia che collega quelli che erano un tempo due comuni, Curiglia e Monteviasco appunto. Accanto alla funivia (nella foto sotto Roberto Maroni verso Monteviasco), l’unica via per raggiungere la cima di Monteviasco è la lunga scalinata di 1.400 gradini. Oggi a Monteviasco vivono stabilmente 12
persone. Nei periodi festivi e d’estate il paese si popola di famiglie che trascorrono i giorni nelle case di proprietà.

A causa della sua disagevole posizione, Curiglia con Monteviasco rischia di rimanere un paese “fantasma”, abbandonato dai suoi pochi abitanti per la scarsità dei servizi e isolato per l’assenza di collegamenti pubblici. Sarebbe, pertanto, importante avviare un percorso di valorizzazione in chiave turistica della zona.

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IL PROGETTO DELL’AMMINISTRAZIONE PER IL RILANCIO – Per questo l’Amministrazione comunale ha elaborato un progetto di riqualificazione e rilancio, illustrato dal sindaco al presidente Maroni, per il quale l’Amministrazione chiede di poter accedere a finanziamenti regionali.

Questi i punti principali: il completamento dei lavori del progetto della struttura ricettiva accanto alla funivia, nella frazione di Monteviasco, interrotto per mancanza di fondi; la ristrutturazione di un immobile di proprietà comunale, che verrebbe destinato a trattoria e luogo di ritrovo e socializzazione; la sistemazione della piazzetta nella parte più alta del borgo, per realizzare un’area attrezzata.

UN ACCORDO PER LA VALLE – I problemi di Curiglia, è emerso nel corso dell’incontro, sono però comuni anche ad altre località
della Val Dumentina: da qui l’ipotesi di estendere l’accordo anche ad altre Amministrazioni confinanti – affidando a Luino,
Comune più grande, il coordinamento – in un’ottica di rilancio generale del territorio».

«L’Accordo di programma per Curiglia e i Comuni della Val Dumentina potrebbe essere esteso anche alla Val Veddasca. E potrebbe diventare un modello anche le altre valli più piccole della Lombardia, uno strumento per il recupero e il rilancio dei tanti luoghi splendidi ma meno conosciuti, che necessitano di interventi per attirare turismo e promuovere le loro bellezze».

COORDINAMENTO AL COMUNE DI LUINO – Al vice sindaco di Luino Alessandro Casali, Comune più grande, e, in quanto tale, candidato a fare da capofila al progetto, è stato assegnato il compito di fare una ricognizione delle esigenze tra i Comuni delle due Valli, per avviare il primo Accordo di programma su questo fronte. «Se funzionerà – è la proposta di Maroni – , potrà essere esteso anche ad altre realtà simili della regione e diventare, appunto, un modello».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2016
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