“Gallarate diventerà città attrattiva per lo sport”

Aumento da 5 a 20mila euro dei contributi, ma anche riduzioni delle tariffe per società meritevoli e ad aumenti per quelle non gallaratesi

La nuova giunta di Andrea Cassani

Il Comune di Gallarate quadruplica i contributi allo sport (da 5 a 20mila euro), ma pensa anche a riduzioni delle tariffe per le società meritevoli e ad aumenti per le società sportive non gallaratesi. È lo scenario tracciato dal sindaco Andrea Cassani, che ha tenuto per sè la delega allo sport, invece che assegnarla a un assessore.

«Non ho assegnato la delega per occuparmi in prima persona di questo settore – spiega il primo cittadino – perché da appassionato di sport credo ciecamente nell’importanza che riveste la pratica di una disciplina, soprattutto per i ragazzi. Lo sport è una scuola di vita, è un modo intelligente e concreto per completare l’educazione dei nostri figli. Per questi motivi vorrei fare di più, vorrei andare oltre i finanziamenti che ho quadruplicato, ma che mi rendo conto non siano da soli sufficienti ad aiutare le società che fanno i salti mortali per tirare avanti».

Tra i primi provvedimenti della giunta – è stato ricordato nel “bilancio” dei primi 100 giorni di attività della squadra Cassani – c’è stato anche l’aumento dei contributi comunali alle società, che passano da 5mila 20mila euro. Una scelta che però non è considerata sufficiente, considerato che molte società faticano a far quadrare i conti.

L’azione politica del sindaco-assessore è finalizzata a favorire e promuovere tutte le discipline. Andare insomma oltre il calcio che continua a recitare la parte da leone come numero di praticanti e, perciò, come sostegno economico frutto dell’incasso delle rette mensili. «Stiamo studiando – rivela Cassani – altre forme di aiuti per andare incontro alle richieste delle società. Un primo passo potrebbe essere quello di mettere in atto nuove formule di gestione delle palestre. La Provincia ha più che raddoppiato i prezzi di affitto degli impianti sua proprietà, ma noi non ritoccheremo di un euro la quota a carico delle società cittadine, applicando anzi delle riduzioni in base ai risultati di rilievo conseguiti dagli atleti. Alzeremo invece i costi di affitto per i club non gallaratesi».

Altra strada che il numero uno di giunta è intenzionato a percorrere è quella già seguita dal Basketball Gallarate: «Gli interventi strutturali a carico delle società verranno scomputati e incoraggiati anche allungando le convenzioni. In cambio chiediamo solo che le palestre vengano lasciate in perfetto ordine da parte di chi le utilizza (i club), anche per il rispetto dei bambini delle scuole che di giorno le utilizzano. Su questo punto non si transige: sanzioneremo chi non lascerà in ordine gli impianti». Il traguardo finale è arrivare ad «una Gallarate dalla vocazione sportiva», attrattiva per le società di qualsiasi disciplina.

Proprio come è accaduto nei mesi scorsi con la Pallamano Cassano femminile, quella degli undici scudetti consecutivi, che ha deciso il trasferimento da Cassano a Gallarate.
La “Raluca”, così si chiama la squadra intitolata alla giocatrice rumena morta a soli 25 anni nel 2001, dal 30 settembre ha come nuova casa la palestra di Cedrate, dove vengono ospitate le parte del campionato di A2. «Per noi – termina il numero uno della giunta – è un onore potere vantare la presenza in città della società che ha scritto pagine indelebili e irripetibili della pallamano italiana. Domenica scorsa ho assistito alla finale di un torneo di categoria che le nostre ragazze si sono aggiudicate. Prima ero stato a vedere la squadra di calcio femminile delle Azalee (serie B): anche in quel caso abbiamo stravinto. Ben venga chi inizia a dirmi che il sindaco porta fortuna, ma io con la mia presenza sui campi gallaratesi di tutte le discipline voglio innanzitutto lanciare un messaggio alle società, ovvero che il Comune c’è e che non saranno abbandonate».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Ottobre 2016
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